«Abbiamo riscontrato frequenti disagi per i cittadini con disabilità uditiva che richiedono prestazioni inserite nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Avendo constatato poi che la causa di ciò dipende da circolari e note interne dei dirigenti dei Servizi Territoriali con compiti di Assistenza Protesica e Integrativa, che interpretano confusamente ed erroneamente le normative regionali vigenti, chiediamo un incontro urgente, per risolvere la questione».
Così Paolo De Luca, presidente dell’APIC di Torino (Associazione Portatori Impianto Cocleare), introduce la lettera inviata all’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta, al responsabile della Direzione Sanità Regionale Fulvio Moirano e, per conoscenza, allo stesso presidente della Regione Sergio Chiamparino, in cui espone ampiamente i problemi riguardanti l’erogazione di prestazioni protesiche per impianti cocleari e i disagi vissuti da numerose persone con disabilità uditiva.
Dopo avere citato alcune situazioni specifiche, De Luca scrive tra l’altro di non sapere «quanto sia estesa sul territorio regionale questa grave situazione, poiché non tutti gli utenti si rivolgono alle associazioni di tutela delle persone non udenti. Probabilmente, molti prenderanno per buono quanto viene loro erroneamente comunicato dalle ASL, vivendo così un disagio e una frustrazione molto pesante, non solo per il fatto di vedersi negare, spesso a loro insaputa, dei diritti fondamentali, ma anche per trovarsi a vivere quotidianamente con un processore non funzionante o nella totale sordità, con conseguente grave danno alla qualità delle loro vite e a quella dei loro familiari». (S.B.)
È disponibile il testo integrale della lettera inviata dal Presidente dell’APIC ai vertici della Regione Piemonte. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@apic.torino.it.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…