È certamente anche un nostro auspicio che TraMondi, docu-film che racconta dell’incontro tra il mondo dell’autismo e quello della serigrafia, sia tra i premiati del Perugia Social Film Festival, manifestazione che si concluderà il 27 settembre nel capoluogo umbro.
Se così però non dovesse essere, resterà comunque il grande valore del lavoro promosso dalla Cooperativa Sociale Il Ponte di Rovereto (Trento), patrocinato dall’Università di Trento e da quella di Pavia e diretto dal regista Fausto Caviglia
Presentato il 21 settembre nella Sezione Teaser della manifestazione perugina – che nel panorama italiano dei concorsi cinematografici rappresenta quello dedicato alle tematiche sociali, con uno sguardo di maggiore attenzione ai disturbi psichici, in modo tale da avvicinare il pubblico a tematiche spesso trascurate – TraMondi, girato a Rovereto, Pavia e presso l’Istituto Artigianelli di Trento, ha per protagonisti cinque giovani con disturbo dello spettro autistico, roveretani e pavesi, che incontrano i coetanei dell’Associazione Seriousgrafia, con l’obiettivo di imparare la tecnica della serigrafia.
«Un viaggio tra i colori – sottolinea Filippo Simeoni della Cooperativa Il Ponte – che mette in evidenza il valore della socializzazione e della creatività». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@ilponterovereto.it.
Articoli Correlati
- Il quarto ponte di Venezia Ripercorriamo passo dopo passo la tormentata vicenda del nuovo ponte sul Canal Grande di Venezia, progettato dal celebre architetto spagnolo Santiago Calatrava. Già nel 2002, «DM», il giornale della UILDM…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…