«Vogliamo raccontare la storia di un viaggio e per questo ripercorreremo le diverse modalità di lettura per i ciechi e gli ipovedenti, un percorso che parte dal libro in Braille, passa per il Centro Nazionale del Libro Parlato e arriva al formato elettronico. Scrittori famosi, speaker e lettori ciechi e ipovedenti leggeranno alternativamente alcune pagine dello stesso libro, a testimonianza del fatto che molti sono i modi di lettura possibili, tutti altrettanto validi»: così Luisa Bartolucci, componente della Direzione Nazionale dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e coordinatrice dei lavori dell’evento, presenta il convegno intitolato Leggere. Come si può?, in programma per giovedì 1° ottobre a Roma (Biblioteca dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, Via Milano, 76, ore 9.30).
L’incontro – che si avvarrà del patrocinio del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Lazio – è organizzato dalla stessa UICI, in collaborazione con il Centro Nazionale del Libro Parlato, la Biblioteca Italiana per Ciechi Regina Margherita di Monza e la Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili).
«Da un’indagine condotta alcuni anni fa – aggiunge Bartolucci – per conto della nostra Associazione e dell’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con la CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità), su un campione di 1.505 persone, la più estesa mai condotta tra i Paesi Europei, è risultato che i ciechi e gli ipovedenti leggono libri tre volte più di chi ci vede bene e che i formati digitali sono sempre più spesso i preferiti, rispetto al Braille e al testo a caratteri ingranditi, in particolare dalle fasce dei più giovani (18-34enni, ma anche 35-50enni)».
«Per noi disabili visivi – commenta Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI – l’accesso alla lettura è un aspetto fondamentale. Poter leggere, infatti, in completa autonomia, vuol dire avere le stesse opportunità di tutti per studiare, lavorare e accedere alle differenti modalità di svago».
I destinatari del convegno del 1° ottobre, dunque, saranno naturalmente le persone cieche e ipovedenti, ma anche e soprattutto l’intera cittadinanza, il vasto pubblico, gli “addetti ai lavori” e le autorità competenti in materia, a diverso titolo.
Oltre ai rappresentanti dell’UICI, della Biblioteca Regina Margherita, dell’AIE e del Centro Nazionale del Libro Parlato, interverranno, tra gli altri, Mario Tozzi, scrittore, geologo e primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Cristina Mussinelli, segretario Generale della Fondazione LIA, moderati da Ilario Di Giovambattista, direttore editoriale di RadioRadio, che sarà media partner del Convegno.
Sono inoltre previste le presentazioni di alcuni libri, con Susanna Marcellini, giornalista e scrittrice, che insieme a Roberto Pruzzo e Sandro Tovalieri, noti campioni del calcio di qualche anno fa, presenteranno il volume Bomber. La storia di un numero nove normale (o quasi); e ancora Roberto Renga, giornalista e scrittore, che presenterà La partita del diavolo insieme alla coautrice Chiara Bottini e a Stefano Molinari, mentre Sara Rattaro presenterà Niente è come te, Premio Bancarella 2015.
E in conclusione ci piace senz’altro riprendere la bella frase del grande Gianni Rodari, scelta dall’UICI a corredo della presentazione del convegno: «Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo». (S.B.)
È disponibile il programma completo del convegno. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ustampa@uiciechi.it; stampa.zauri@uiciechi.it; c.giorgi@i-mage.com; lp@uiciechi.it.