Riforma del Terzo Settore: a che punto siamo?

Dopo l’approvazione alla Camera, le centinaia di emendamenti presentati al Senato sul Disegno di Legge Delega per la Riforma del Terzo Settore, oltre ad allungare i tempi, rischiano di stravolgere la proposta originaria, a suo tempo condivisa e discussa nei principali luoghi di rappresentanza del Terzo Settore e arricchita da una consultazione online. Se ne parlerà il 2 ottobre a Firenze, in una tavola rotonda cui parteciperanno i rappresentanti di tutte le componenti direttamente interessate

Mano che scrive "Terzo Settore" con gessetti coloratiSecondo i più recenti dati disponibili, in Italia operano oltre 6 milioni di volontari e 300.000 enti del Terzo Settore. I Centri di Servizio per il Volontariato sono 74 (72 quelli aderenti al Coordinamento Nazionale CSVnet) e nel 2013 hanno offerto servizi a 43.000 organizzazioni e 23.364 cittadini, promosso 5.576 interventi a favore del volontariato e coinvolto 154.492 studenti. Hanno erogato, inoltre, 29.708 ore di formazione e 12.981 servizi di orientamento e consulenza.
Sono questi i numeri del vasto mondo cui dovrebbe rivolgersi la Riforma del Terzo Settore, Disegno di Legge Delega (Atto del Senato n. 1870), che però da molti mesi è ormai fermo in Parlamento. Infatti, dopo l’approvazione della Camera, il testo è bloccato al Senato, dove sono stati presentati oltre settecento emendamenti, con il conseguente allungamento dei tempi e anche il rischio di uno stravolgimento della proposta originaria, a suo tempo condivisa e discussa nei principali luoghi di rappresentanza del Terzo Settore e arricchita da una consultazione online cui contribuirono ben 1.016 soggetti.

A esprimere tutta la sua preoccupazione per quanto sta accadendo è il deputato Federico Gelli, presidente del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), che ha seguito da vicino il percorso del Disegno di Legge. «Gli emendamenti presentati al Senato – dichiara – presentano una totale riscrittura di alcuni articoli, ciò che apre la strada a un rimpallo senza fine fra le due Camere. Comprendiamo l’esigenza di entrare nel merito degli effetti che vuole produrre la Legge Delega, ma la legittima esigenza di precisazioni deve trovare il suo spazio nei Decreti Attuativi successivi. Per quanto poi riguarda il futuro dei Centri di Servizio per il Volontariato, si delinea uno snaturamento del loro ruolo pubblico e imparziale. Immaginare più Centri sul territorio, in competizione fra loro, significa aumentare le spese di gestione e mandare in fumo quella gestione collegiale e trasversale che la Toscana, ad esempio, ha garantito fin dall’istituzione del Cesvot».
«Negli emendamenti presentati – aggiunge Gelli – leggiamo anche il divieto di erogazioni alle associazioni. Quindi non si potranno più bandire concorsi per il finanziamento dei progetti del volontariato. Mi pare troppo e non ne capiamo il senso. Come non capiamo per quali motivi si vogliano escludere le rappresentanze di Regione ed Enti Locali dagli organismi di controllo dei Centri di Servizio. In questo modo non ci stiamo e ci riuniamo con Deputati, Senatori, Presidenti di Associazioni Nazionali e di Centri di Servizio per il volontariato, per dire no a questi tentativi di snaturamento della Riforma».

Per fare dunque il punto della situazione, il Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) ha promosso per il 2 ottobre, all’Hotel Albani di Firenze, una tavola rotonda, introdotta e coordinata dallo stesso Gelli, cui interverranno Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Donata Lenzi, deputata e relatrice alla Camera della Riforma del Terzo Settore; Edoardo Patriarca, deputato e presidente del CNV (Centro Nazionale per il Volontariato); Stefano Tabò, presidente di Csvnet; Fabrizio Pregliasco, presidente dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze); Roberto Trucchi, presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie; Maurizio Mumolo, consigliere nazionale dell’ARCI; Vincenzo Saturni, presidente dell’AVIS Nazionale (Associazione Volontari Italiani del Sangue); Armando Zappolini, presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza); Maurizio Gubbiotti, presidente di Legambiente.
All’incontro sono stati invitati a partecipare anche tutti i Deputati e i Senatori delle Commissioni competenti, i Centri di Servizio per il Volontariato, le Associazioni di volontariato e promozione sociale, i Consiglieri Regionali, i Sindaci e gli Assessori al Sociale della Toscana, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e Stefania Saccardi, responsabile dell’Assessorato Regionale al Welfare. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@cesvot.it (Cristiana Guccinelli).

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