Successi azzurri nell’arrampicata sportiva paralimpica

L’arrampicata sportiva si conferma ancora una volta come un importante alleato per la crescita del movimento sportivo paralimpico del nostro Paese. Lo confermano i grandi risultati ottenuti recentemente dagli Azzurri in Gran Bretagna, dove nelle varie categorie (ipovedenti, amputati a un braccio e disabili neuro-fisici) si sono aggiudicati tre medaglie d'oro e una d’argento all’importante “International Paraclimbing Cup” di Sheffield
Lucia Capovilla
La ventiduenne veneziana Lucia Capovilla, qui in azione, si è imposta all'”International Paraclimbing Cup” di Sheffield, nella categoria “AA” (amputati a un braccio)

Quello del 3 e 4 ottobre è stato un weekend pieno di soddisfazioni per la spedizione azzurra di arrampicata sportiva paralimpica (paraclimbing), che a Sheffield, in Gran Bretagna, ha chiuso l’importante International Paraclimbing Cup (specialità Lead), con quattro medaglie e la consapevolezza di tutta la propria forza.
Infatti, nella categoria B2 (ipovedenti 5-20%) l’eporediese Alessia Refolo ha conquistato l’oro in campo femminile e il bolognese Giulio Cevenini l’argento in quello maschile, mentre si è piazzata al primo posto nella categoria AA (amputati a un braccio) la veneziana Lucia Capovilla e nella categoria NPD (disabilità neuro-fisica) il fiorentino Alessio Cornamusini.
Per Refolo è stata una bella conferma, dopo l’oro a Chamonix, in Francia, nella passata Paraclimbing Cup e la vittoria a Gijon, in Spagna, ai Mondiali di Paraclimbing, competizione, quest’ultima, in cui si era imposto con un bell’argento anche Cornamusini, che in tale occasione era stato portabandiera, alla luce degli ottimi risultati ottenuti in carriera.
La ventiduenne Capovilla, invece, arrampica da poco tempo, ma si dimostra già pronta per dire la sua in campo internazionale, così come il ventunenne Cevenini, che aveva già conquistato la sua prima Paraclimbing Cup nel 2014 ad Arco (Trento) e che sembra in grado di poter regalare ulteriori soddisfazioni.
Il movimento paralimpico, dunque, trova ancora una volta nell’arrampicata sportiva un alleato fondamentale per la propria crescita. (S.G.)

Ringraziamo per la collaborazione l’Ufficio Stampa della FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana).

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: pressoffice@studioghiretti.it.

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