«Mentre il sindaco di Roma Ignazio Marino si avvia a rassegnare le dimissioni e alla Giunta Comunale rimane uno spazio di manovra di ancora alcuni giorni per votare le ultime delibere, lanciamo l’ennesimo appello».
Lo si legge in una nota diffusa da Casa al Plurale – il coordinamento delle Case Famiglia per persone con disabilità e minori di Roma e del Lazio – voluta per sottolineare «l’insuperabile urgenza di definire la situazione economica delle Case Famiglia per persone con disabilità, da lungo tempo all’attenzione dell’Amministrazione».
«La mancata attuazione dei reali costi – si legge nel testo, condiviso da AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane), APIS (Associazione Italiana Progetti Sociali), Città Visibile, CNCM (Coordinamento Nazionale Comunità per Minori), CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità d’Accoglienza), Coordinamento Romano Affido, Forum del Terzo Settore e Soc!al Pr!de – provocherebbe infatti danni irreparabili a un’utenza fragilissima, una discontinuità assistenziale e una responsabilità specifica politica e amministrativa che non potrà più essere sottaciuta e dovrà essere portata all’attenzione di istanze superiori a tutela degli utenti e degli operatori. In tal senso, dopo avere scritto la scorsa settimana al prefetto Gabrielli, ci rivolgiamo ora, attraverso la viva voce di ogni nostra Casa Famiglia, a tutta la Giunta affinché venga messa in primo piano questa situazione di emergenza».
«Per capire qual è il prezzo del prendersi cura dei cittadini più fragili di Roma e del Lazio – prosegue il testo dell’appello di Casa al Plurale – e per offrire un documento preciso ed esaustivo a chi ha il potere di decidere quanto stanziare e in che misura, abbiamo realizzato uno specifico dossier, intitolato Quanto costa una casa famiglia? I numeri per non essere considerati soltanto numeri, patrocinato dell’Assessorato alle Politiche Sociali, alla Salute, alla Casa e all’Emergenza Abitativa del Comune di Roma, elaborato grazie all’interlocuzione con l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio e presentato nel marzo scorso in Campidoglio. Purtroppo, però, per le Case Famiglia il Comune stanzia al momento 2,88 euro lordi all’ora per i minori e 8,10 euro all’ora per le persone con disabilità, rendendo impossibile gestire un servizio di qualità».
«Fare ora, oggi, nei prossimi giorni, passi e scelte concrete – dichiara Luigi Vittorio Berliri, presidente di Casa al Plurale – perché l’esistenza delle persone che vivono nelle nostre case e per cui ci spendiamo è un fatto reale e concreto, tutt’altro che astratto o ideale! Gli ospiti delle Case Famiglia sono persone con molteplici e variegati bisogni e altrettante risorse da offrire alla loro città, se posti in condizione di farlo. Non uomini e donne destinati a trascinare la vita sopravvivendo al soddisfacimento di soli bisogni essenziali, ma persone con una potenziale unicità da esprimere in un territorio, in un Comune, in uno Stato che sappia offrire loro opportunità, risorse, strumenti, spazi di espressione, luoghi di relazione e d’incontro e sappia porre al centro la fragilità come forza da cui trarre ricchezze inaspettate». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@casaalplurale.org (Carmela Cioffi, Marta Mancuso).