«La paralisi cerebrale è la forma di disabilità fisica più comune nell’infanzia ed è anche una delle meno conosciute e comprese. I tempi di diagnosi sono spesso lunghi e molti genitori e le loro famiglie non hanno accesso alle informazioni e a un supporto di base. La ricerca, inoltre, necessita di maggiori fondi, mentre società e aziende non prendono in considerazione le persone affette da paralisi cerebrale».
Lo leggiamo nel sito della Fondazione Ariel di Rozzano (Milano), attiva ormai da molti anni in questo settore e impegnata ad offrire una risposta alle famiglie di bambini con questa e altre disabilità neuromotorie, per promuoverne i diritti e permettere ai bambini stessi una vita attiva, oltreché per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la ricerca.
In occasione della recente Giornata Mondiale della Paralisi Cerebrale del 7 ottobre – movimento internazionale formato da coloro che lottano in favore della comunità internazionale di persone colpite da questa patologia (World Cerebral Palsy Day) – Ariel ha prodotto due specifiche infografiche (termine con cui si intende la rappresentazione visuale di notizie e dati in maniera creativa), intitolate rispettivamente Paralisi cerebrale. Cos’è? e Paralisi cerebrale. Diagnosi e trattamenti, utili strumenti di cui suggeriamo senz’altro la consultazione ai Lettori, voluti per sostenere una diffusa azione di sensibilizzazione, agendo concretamente nelle sei aree chiave individuate il 7 ottobre, vale a dire la sensibilizzazione, i diritti civili, l’àmbito medico e terapeutico, la qualità della vita, l’istruzione e il contributo personale di tutti. (S.B.)
In una pagina dedicata del sito della Fondazione Ariel, si può approfondire il tema trattato nella presente nota e accedere anche a un video riguardante la Giornata Mondiale della Paralisi Cerebrale del 7 ottobre. Per ulteriori informazioni: Comunicazione Fondazione Ariel (Francesca Naboni), francesca.naboni.ariel@humanitas.it.