La ricerca sull’epilessia nell’Unione Europea

È dedicato a sei grandi progetti contro l’epilessia, finanziati dall’Europa con oltre 70 milioni di euro, il convegno in corso a Ferrara, fino al 29 ottobre, evento organizzato dalla FIE (Federazione Italiana Epilessie) e dal progetto europeo di ricerca “Epixchange”, primo incontro continentale voluto per fare il punto sui progressi raggiunti, riunendo tutti i ricercatori impegnati in quegli stessi progetti
Realizzazione grafica con onde elettriche nel cervello di un uomo
La parola epilessia deriva dal greco “epilambanein”, ovvero “essere colti di sorpresa”

È dedicato a sei grandi progetti contro l’epilessia, finanziati dall’Europa con oltre 70 milioni di euro, il convegno apertosi oggi a Palazzo della Racchetta di Ferrara e che si protrarrà fino a giovedì 29, evento organizzato dalla FIE (Federazione Italiana Epilessie) e dal progetto europeo di ricerca Epixchange.
Si tratta del primo incontro continentale voluto per fare il punto sui progressi raggiunti, riunendo tutti i ricercatori impegnati nei sei progetti citati. In particolare, tra i temi trattati, vi saranno i meccanismi che all’interno del cervello “scatenano” le crisi epilettiche, nuovi metodi per diagnosticare la malattia, le molecole che all’interno del DNA “accendono” i geni responsabili della patologia, le tecnologie per ridurre gli effetti avversi delle terapie farmacologiche oggi disponibili e la ricerca di trattamenti nuovi e “meno convenzionali”.
In quest’ultimo àmbito, tra l’altro, si parlerà anche di optogenetica, un’innovativa tecnologia che utilizza la terapia genica e la luce contro le crisi epilettiche. Un ampio spazio sarà dedicato inoltre ai nuovi biomarcatori dell’epilessia per la diagnosi precoce della malattia.

Questa tre giorni di Ferrara nasce dall’impegno della FIE – Federazione che riunisce ventiquattro Associazioni di pazienti e familiari in Italia, per sostenere la ricerca contro l’epilessia – e ha come obiettivo quello di costruire una visione unica e coordinata dello studio di questa patologia, identificando le aree di indagine più promettenti, mettendo a sistema le scoperte raggiunte sinora dai diversi gruppi e ottimizzando la resa degli sforzi e degli investimenti sostenuti.
Oggi, nel mondo, sono affette da epilessia circa 65 milioni di persone (6 milioni in Europa) e ben 500.000 in Italia, con circa 32.000 nuovi casi all’anno. Si tratta di un numero decisamente elevato, se si pensa che da solo è superiore alla somma di quanti sono affetti da sclerosi multipla, malattia di Parkinson e distrofie muscolari nel nostro Paese.
Per questa patologia non esistono forme di prevenzione né di diagnosi precoce ed è ancora, in molti casi, incurabile: infatti, sono disponibili solo farmaci che contengono i sintomi, ma che non sono in grado di curare la malattia.

Ancora una nota riguardante la FIE, il cui scopo è quello di coordinare le attività delle organizzazioni ad essa aderenti, agendo a livello istituzionale per la tutela dei diritti delle persone con epilessia e per la loro inclusione in ogni àmbito sociale. La Federazione si occupa inoltre di comunicare correttamente la malattia e di stimolare le persone con epilessia a portare allo scoperto il proprio vissuto e i propri bisogni, allo scopo di restituire dignità ad un problema sul quale, purtroppo, pende tutt’oggi un profondo stigma sociale. (F.F.)

Mercoledì 28 ottobre, presso il Palazzo della Racchetta di Ferrara (Via Vaspergolo, 4-6, ore 12) è previsto un incontro con la stampa. È disponibile il programma completo del convegno.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Federico Ferrari (ferrari@secrp.it).

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