Giulio Coniglio in immagini, simboli grafici e audio

È proprio il timido e dolce coniglio disegnato da Nicoletta Costa, al centro del primo video in Italia basato sull’uso congiunto di immagini, simboli grafici e audio, nuova realizzazione di Radio Magica, il bel progetto nato dall’omonima Fondazione, che propone una webradio e una biblioteca online gratuita. Destinatari i bimbi e i ragazzi – con e senza disabilità – per un’iniziativa in cui bellezza, divertimento, educazione e inclusione si fondono a sostegno della cultura dell’infanzia e dei Bisogni Educativi Speciali

Pagina della storia realizzata da Radio Magica, tradotta in simboli

Una pagina della storia di Giulio Coniglio, tradotta in simboli da Radio Magica

L’abbiamo definita anche – a buona ragione – un “bene collettivo digitale”, in uno dei numerosi contributi ad essa dedicata. Parliamo di Radio Magica, progetto nato dall’omonima Fondazione, che offre una web radio e una biblioteca digitale gratuita per bambini e ragazzi con e senza disabilità, fatte di audiostorie e videostorie in lingua dei segni italiana e dei simboli o con caratteri ad alta leggibilità.
Riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca quale strumento pedagogico innovativo gratuito per la scuola e la famiglia e insignita lo scorso anno del Premio Andersen, come primo progetto web protagonista della promozione della cultura e della lettura, Radio Magica, lo ricordiamo, è stata ideata da Elena Rocco, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e già delegato del Rettore per le iniziative a supporto dell’assistenza, l’integrazione e il benessere delle persone con disabilità.

La più recente e interessante realizzazione, che segnaliamo oggi, è il primo video realizzato in Italia, basato sull’uso congiunto di immagini, simboli grafici e audio, dedicato a Giulio Coniglio, il timido e dolce animale nato dalla mano della disegnatrice Nicoletta Costa e pubblicato da Panini Ragazzi.
«È questo il primo di una serie di video – spiega Sabrina D’Orsi, responsabile della comunicazione di Radio Magica – ispirati al cosiddetto Design for All [“progettazione per tutti”, N.d.R.], realizzati cioè per stimolare la comprensione linguistica di tutti i bambini in età prescolare e capaci di supportare la comprensione e la comunicazione per bambini che presentano difficoltà linguistiche per una varietà di cause (disturbi specifici di linguaggio, disturbi di apprendimento, bambini stranieri)».

Immagini e audio, si è dunque detto, e anche simboli grafici. Ma in tale contesto, che cosa si intende esattamente per questi ultimi? Essi nascono come strumento della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), allo scopo appunto di permettere la comunicazione stessa a bambini privi di linguaggio orale e incapaci di esprimersi attraverso modalità alternative quali la scrittura o il gesto. In seguito, il loro uso si è esteso a tutti quegli àmbiti nei quali l’accesso alla comprensione linguistica è problematico o difficoltoso. «Simboli grafici e immagini assieme – sottolinea D’Orsi – possono aiutare i bambini a comprendere ciò che si chiede loro, ciò che dovrà accadere o come fare una certa cosa; stabilizzando il messaggio verbale; facilitano inoltre l’attenzione, la memorizzazione e aiutano a ridurre gli stati d’ansia e i comportamenti problematici dovuti alla difficoltà o al timore di non comprendere. Infine, integrati in libri, attività didattiche ed educative e routine della vita scolastica, possono facilitare l’apprendimento».

Un nuovo importante passaggio, quindi, che ha visto a fianco di Radio Magica il Comune di Udine, impegnato nell’integrazione linguistica dei bambini non italofoni, Paola Sarti, autorevole esperta di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e la Casa Editrice Franco Cosimo Panini.
Già dal 16 ottobre, inoltre, il video in simboli di Giulio Coniglio è a disposizione di tutte le scuole d’Italia, sempre secondo il principio del bene collettivo, filo rosso di tutte le iniziative di Radio Magica. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: sabrina.dorsi@unive.it (Sabrina D’Orsi).

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