«Il 25 novembre sarà la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, ma l’accanimento, in mille modi diversi, contro le donne con disabilità è ancora un tabù. Ed esiste anche un vuoto legislativo: la violenza di genere, infatti, è aggravata solo dalla familiarità dell’aguzzino o dalla minore età della vittima, non dalla disabilità. Un vuoto legislativo e di comunicazione decisamente da colmare. Così come l’educazione sessuale e la prevenzione nei confronti di donne con disabilità»: viene presentato così l’incontro in programma per giovedì 5 novembre, presso la Sala del Museo della Radio e della Televisione del Centro di Produzione RAI di Torino (Via Verdi, 16, ore 15.30), significativamente intitolato Sesso, violenza e disabilità: abbattiamo l’ultimo tabù.
A promuoverlo sono state alcune organizzazioni torinesi, vale a dire l’ADN (Associazione Diritti Negati), il Comitato Se Non Ora Quando del capoluogo piemontese e l’Associazione Verba, in collaborazione con il Museo della Radio e della Televisione RAI.
Introdotti da Mussi Bollini, presidente della Commissione Pari Opportunità della RAI e moderati da Elena Mora, giornalista e scrittrice, vi parteciperanno Anna Gioria, esperta di comunicazione, Agata Armanenti, avvocato matrimonialista, consulente dello Sportello Antiviolenza di Torino, Laura Onofri, presidente della Commissione Diritti e Pari opportunità del Comune di Torino e coordinatrice del Comitato Se Non Ora Quando, Laura Stoppa, psicologa dell’Associazione Verba, Clara Zanotto, responsabile dei Consultori Familiari di Torino 1 e il giornalista Claudio Arrigoni, da sempre impegnato nel mondo della disabilità e sull’informazione riguardante gli sport paralimpici, attuale direttore di «GazzettaTV», oltre che “firma” spesso presente anche sulle pagine del nostro giornale.
A conclusione del convegno verrà proiettato L’amore vola, film-documentario diretto da Paolo Severini e realizzato dall’ADN all’interno del Progetto Amare ed essere amati: un diritto di tutti, nell’àmbito del Bando della Regione Piemonte sulla Cultura di Parità.
Si tratta di un mediometraggio che propone oltre venticinque interviste sul tema Sessualità e disabilità, raccolte sul territorio piemontese in dieci giorni di riprese. In particolare, sono state ascoltate persone con disabilità e operatori dei principali enti territoriali che hanno potuto condividere la propria esperienza personale all’interno di una grande azione di informazione e comunicazione. (S.B.)
Ringraziamo la CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino per la segnalazione.
Apprezzando senza riserva alcuna questa iniziativa promossa a Torino, ci corre per altro l’obbligo di ricordare che l’articolo 612 bis del Codice Penale (“Atti persecutori”) prevede altresì specifiche aggravanti in caso di condotte persecutorie nei confronti di persone con disabilità. Quell’articolo recita infatti: “La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi […]. Si procede tuttavia d’ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio”. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@adnonlus.it; ass.verba@libero.it.
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