«In attesa della sicura definizione della Legge di Stabilità per il 2016, nella quale inizierà finalmente una prima misura sistematica di contrasto alla povertà e per favorire l’inclusione sociale, vogliamo sottolineare che l’intento dichiarato non può prescindere dall’evidente maggiore disagio e rischio delle persone con disabilità e delle loro famiglie». A dirlo, in una nota, è Lia Fabbri, presidente dell’ANIEP, l’Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
«Purtroppo – dichiara infatti Fabbri – la spesa sociale è ancora inadeguata, come risulta dall’esiguità dei fondi per i Non Autosufficienti, per la Vita Indipendente, per il Dopo di Noi, mentre la mancanza ad oggi di nuovi Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria e Sociale e di un Nomenclatore Tariffario moderno, promesso da troppo tempo, si traduce in un’inaccettabile differenza di trattamento nelle diverse Regioni del Paese e in un continuo esborso suppletivo per ticket e ausili».
«In questo quadro – prosegue la Presidente dell’ANIEP – e in attesa del nuovo ISEE [Indicatore della Situazione Economica Equivalente, N.d.R.], ribadiamo la necessità di agevolazioni normative in materia pensionistica per gli invalidi civili, per un giusto riconoscimento della particolare usura e difficoltà al lavoro, ed esprimiamo una forte apprensione in merito all’eventuale sospensione dell’indicizzazione sulle pensioni di vecchiaia superiori a importi lordi, ciò che, per i pensionati con disabilità, peggiorerebbe ulteriormente una situazione economica precaria. Un fatto, questo, riconosciuto anche a livello internazionale, come si evince dalle Osservazioni e dalle Raccomandazioni recentemente prodotte a Ginevra dal Comitato dell’ONU sui Diritti Civili, Economici, Sociali e Culturali (CESCR) [di ciò si legga ampiamente anche nel nostro giornale, N.d.R.]».
«L’inizio del percorso verso un welfare maturo – conclude Fabbri – in grado di esprimere e creare progresso umano, sociale ed economico, è fonte di una grande speranza per tutti i cittadini, e segnatamente per coloro che devono quotidianamente misurarsi con realtà ostili o indifferenti. Come ANIEP, dunque, saremo attenti e vicini al processo necessario, politico, umano, sociale e culturale, per leggi buone, applicate concretamente da amministrazioni capaci e rispettate da persone degne di appartenere a un’autentica “società civile”». (S.B.)
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