Un presidio sul lavoro delle persone con disabilità

È quello promosso per l’11 novembre in Piazza Montecitorio a Roma dall’Associazione Tutti Nessuno Escluso e da altre organizzazioni, per protestare contro quella norma contenuta in uno dei Decreti Attuativi della riforma del lavoro - meglio nota come “Jobs Act” - che a detta dei promotori dell’iniziativa, permetterebbe ai datori di lavoro «di scegliersi il “disabile su misura”». Un’interpretazione, questa, non condivisa da altre organizzazioni del mondo della disabilità

Persona con sindrome di Down timbra il cartellinoUn presidio in Piazza Montecitorio a Roma, davanti alla Camera dei Deputati, è stato annunciato per la mattinata dell’11 novembre dall’Associazione romana Tutti Nessuno Escluso e da altre organizzazioni riunite in un Coordinamento, per protestare contro quella norma contenuta in uno dei Decreti Attuativi della riforma del lavoro – meglio nota come Jobs Act (Legge 183/14) – che a detta dei promotori dell’iniziativa, come si legge nel testo prodotto per l’occasione – «permette ai datori di lavoro di scegliersi il “disabile su misura”, tramite un meccanismo ingiusto e discriminatorio che non garantisce trasparenza e rispetto delle regole per tutti».
Altre organizzazioni, lo ricordiamo, vale a dire la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e il Sindacato CISL, tramite una nota congiunta dei propri responsabili, avevano invece sottolineato con favore, nelle scorse settimane, le modifiche apportate a quel testo prima della stesura definitiva, tra le quali «le novità sulla chiamata nominativa (possibile solo con la mediazione dei servizi) e sul ruolo dei Comitati Tecnici inizialmente soppressi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@tuttinessunoescluso.it.

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