«L’interazione tra cultura, tecnologia, organizzazione e politica ha progressivamente inciso sulla qualità e le prospettive di vita delle persone con o senza disabilità, modificando i comportamenti, i modelli, gli obiettivi, la società in toto. Quella che fino ad alcuni anni fa poteva apparire semplicemente come una visione, oggi appare come una possibile concreta realizzazione: la nascita di una società attiva, destinata a integrarsi perfettamente con la tecnologia e a fruire dei vantaggi che questo comporta. In altre parole, si presenta ai nostri occhi la nascita di un mondo sociale più esteso e diversificato, in cui si sviluppano e si amplificano anche le potenzialità e le applicazioni della tecnologia che influenzano e caratterizzano la vita dell’uomo, l’architettura, la medicina».
Lo si legge nella presentazione del convegno intitolato La domotica: Our Technologized Life (“La nostra vita con le tecnologie”), organizzato per venerdì 20 novembre (ore 14.30-21.30) a Cagliari (Caesar’s Hotel) dall’AIMOS (Associazione Interdisciplinare Medici Ospedalieri Sardi), organizzazione che da oltre venticinque anni promuove momenti di incontro culturale, stimolando il dialogo tra diverse discipline, creando occasioni di incontro tra il mondo dell’impresa e quello della cultura sociosanitaria, con l’intento di migliorare la qualità e il livello delle risposte in Sardegna e di stimolare la ricerca, lo sviluppo economico e culturale.
Sempre presentando l’incontro, l’AIMOS cita poi un tema “caro” anche al nostro giornale, del quale abbiamo avuto modo di occuparci spesso, vale a dire «lo sviluppo del cosiddetto “modello Sardegna” nell’assistenza sociosanitaria, che oggi coinvolge oltre 38.000 piani di sostegno personalizzati in favore di persone con disabilità, con una ricaduta di 15.000 posti di lavoro in tutto il territorio. Con un impegno di sempre maggiori risorse finanziarie regionali, si è sviluppata una nuova realtà, dove la risposta sanitaria, pur nella sua alta specialità,è stata ricondotta ad uno e non più esclusivo obiettivo del modello organizzativo di assistenza, ritenendo utile oggi incidere sulla qualità di vita nella sua complessità, dando forza a una risposta più ampia e più complessa che integra la necessità di salute alla necessità di comunicare, di muoversi e di partecipare alla vita sociale».
Tornando poi al tema generale del convegno di Cagliari, «l’accessibilità e la fruibilità – sottolineano ancora dall’AIMOS – diventano ora raggiungibili. Il modello di vita “classico” cambia, evolve e permette a diverse persone di fruire di servizi e benefìci che non sempre sono stati alla portata di tutti. Tutto questo nell’ottica di un attento controllo dei consumi e di un ritrovato rispetto della natura e del territorio che ci circonda e accoglie. In questo contesto, quindi, diventa sempre più imperiosa la necessità di riqualificare il nostro progettare la città, gli edifici e le case, utilizzando nuovi modelli e nuove tecnologie per agevolare i trasporti, la comunicazione e l’inclusione sociale, facilitando la partecipazione all’istruzione, al lavoro, allo sport, al sociale. Ci pare quindi importante far dialogare i diversi attori coinvolti nel sistema, nelle diverse discipline, nelle istituzioni pubbliche e private, nel mondo dell’impresa e della ricerca, nelle associazioni e nel mondo del volontariato, con una particolare attenzione al mondo dei giovani».
Aperto da alcuni interventi sul tema La domotica per professionisti in Sanità che incontrano i cittadini – tra i quali quello di Marco Espa della Giunta Nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – il convegno sarà poi ripartito in due distinte sessioni (La domotica al servizio della persona nella malattia neuromuscolare e La rete dei servizi sociosanitari: il modello Sardegna), alla seconda delle quali parteciperanno tra gli altri il direttore editoriale di «Superando.it», Carlo Giacobini, responsabile anche del Servizio HandyLex.org, Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 Novembre e di Viva la Vita Sardegna, Rita Polo, coordinatrice dell’ABC Sardegna (l’Associazione Bambini Cerebrolesi, aderente alla FISH), Francesca Palmas, responsabile del Centro Studi della stessa ABC e il già citato Marco Espa, qui in veste di presidente della Federazione Italiana ABC. (S.B.)
È disponibile il programma completo del convegno di Cagliari. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: posta@aservicestudio.com.