«È ormai giunto il momento di porre le Istituzioni competenti di fronte alle loro responsabilità. Un adeguato percorso d’istruzione e formazione per i ragazzi con disabilità visiva non costituisce un surplus di diritti, bensì un segno di civiltà, in quanto solo tramite il suddetto percorso potranno ambire concretamente a raggiungere la loro piena dignità sociale».
Lo si legge in una nota diffusa dall’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con la quale viene invitata la cittadinanza a partecipare a una pubblica manifestazione indetta per il 18 novembre a Milano, davanti alla sede dell’UPL (Unione Province Lombarde) e dell’Area Metropolitana della città (Via Vivaio, 1, ore 10), dando sostanza allo stato di mobilitazione annunciato a inizio ottobre – come avevamo segnalato a suo tempo – di fronte ai «gravissimi disagi provocati dal continuo rimpallo di responsabilità fra il Governo, che non assegna sufficienti risorse economiche, le Province, l’Area Metropolitana di Milano e la Regione Lombardia, in materia di competenza inerente l’erogazione dei servizi di supporto all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità visiva».
Si tratta, lo ricordiamo ancora una volta, della situazione venutasi a creare dopo la cosiddetta “Legge Delrio” (Legge 56/14), che ha portato, com’è noto, alla ridefinizione generale degli Enti Provinciali, competenti, in precedenza, per quel tipo di servizi.
«L’impegno assunto in occasione di una riunione del 12 ottobre presso la Regione Lombardia – sottolineano a tal proposito dall’UICI – da parte del presidente dell’Unione Province Lombarde Daniele Bosone, a ritrovarci entro la fine di ottobre, unitamente ai rappresentanti di tutte le Province e con la stessa Regione, non solo non è stato mantenuto ma, rimanendo egli del tutto sordo e cieco alle nostre istanze, non ci ha fatto pervenire alcun segnale che potesse dimostrare un seppur minimo segno di buona volontà. Nel frattempo, dalle famiglie dei nostri ragazzi e dalle strutture territoriali della nostra Associazione ci giungono quotidianamente segnalazioni che destano fortissima preoccupazione per via della grave disomogeneità qualitativa e quantitativa – se non addirittura per il rischio concreto di un azzeramento – dei servizi offerti dall’Area Metropolitana di Milano, dagli Enti di Secondo Livello di Area Vasta e dalle residue Province. Tutto ciò sta pregiudicando la fruizione di pari diritti e la possibilità di intraprendere un efficace ed efficiente percorso scolastico per gli studenti ciechi e ipovedenti».
«La frammentazione del servizio sugli Enti Locali territoriali di livello medio – puntualizzano ancora dall’UICI lombarda -, il rischio di un uso improprio e incontrollato delle figure professionali che costituiscono l’insieme indivisibile di questo servizio, l’assenza della garanzia di un’adeguata fornitura di materiali e testi accessibili, la “vaucerizzazione” spesso improvvisata che non assicura qualità e interezza al servizio, nonché, in taluni casi, un incivile e incostituzionale assoggettamento del medesimo all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), hanno generato una situazione divenuta ormai intollerabile. Riteniamo infatti inammissibile subordinare diritti costituzionalmente garantiti, quali l’istruzione e la formazione, alle esigenze di bilancio o alle competenze in materia, sulle quali gli Enti stessi si perdono in sterili discussioni. Per questo, il 18 novembre, pronunceremo un deciso e convinto “No!” a questa situazione». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Massimiliano Penna (Addetto alla Comunicazione del Consiglio dell’UICI Lombardia), addettostampa@uicilombardia.org.
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