Sanità Pubblica: tempi sempre più lunghi, costi sempre più alti

Cittadini costretti a sacrificare la propria salute a causa di liste d’attesa sempre più lunghe e di costi sempre più alti dei ticket, con un Servizio Sanitario Nazionale che ha sempre più difficoltà a garantire l’accesso alle prestazioni: è quanto emerge dal XVIII Rapporto PIT Salute (“Sanità pubblica, accesso privato”), presentato nei giorni scorsi a Roma dal Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva

Medico fotografato di spalle nel corridoio di un ospedaleCittadini costretti a sacrificare la propria salute per tempi lunghi e costi insostenibili – quasi si volesse abituarli progressivamente al privato – a fronte di un servizio pubblico, qual è il Servizio Sanitario Nazionale, che ha sempre più difficoltà a garantire l’accesso alle prestazioni, tra liste di attesa in aumento, ticket eccessivamente gravosi, presunta malasanità, assistenza territoriale in affanno e servizi per la salute mentale fuori uso.
È questo il quadro generale che emerge dal XVIII Rapporto PIT Salute (Sanità pubblica, accesso privato), presentato nei giorni scorsi a Roma dal Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e basato su oltre 24.000 segnalazioni giunte nel 2014 ai Servizi PIT Salute Nazionale e Regionali e alle sedi locali dello stesso Tribunale per i Diritti del Malato.

In sostanza, sono continuate ad aumentare, rispetto al 2013, le difficoltà riscontrate dai cittadini ad accedere alle prestazioni sanitarie pubbliche e tra i problemi di accesso, la voce più consistente è rappresentata senz’altro dalle liste di attesa, riguardanti in particolare esami molto diffusi come le ecografie (attese medie di nove mesi), ma anche prestazioni importanti e delicate come le risonanze magnetiche e la TAC, con tempi insostenibili specie per quanto riguarda l’area oncologica, ove si registra un aumento di segnalazioni anche per radioterapia, chemioterapia e accesso ai farmaci oncologici.
Basti citare un dato: sulle oltre 24.000 segnalazioni giunte nel 2014, base di lavoro, come detto, del XVIII Rapporto PIT Salute, circa un quarto riguarda appunto le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie, determinate soprattutto dalle liste di attesa (58,7%) e dai ticket (31,4%). (S.B.)

Suggeriamo, nel sito di Cittadinanzattiva, sia la lettura di un approfondimento che la visione di un’infografica, dedicati entrambi al XVIII Rapporto PIT Salute, oltreché di un cortometraggio che racconta la situazione di una donna in attesa di un intervento chirurgico. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@cittadinanzattiva.it.

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