Spesso, purtroppo, siamo costretti a citare la Calabria – e avviene anche in questi giorni – come simbolo estremo della disparità territoriale tra le varie Regioni Italiane, riguardo alla spesa media annua dei Comuni rivolta alle persone con disabilità (469 euro, contro, per fare un esempio, i 3.875 euro del Piemonte).
Ci sembra quindi quanto mai opportuno l’appello lanciato oggi, 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità, da Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), appello che è stato presentato proprio in queste ore, nel corso di una conferenza stampa, insieme a un video-denuncia e a uno sportello del Progetto Europeo Garanzia Giovani realizzato in collaborazione con il Centro Studi dell’Opera Don Calabria, voluto per fare in modo che la stessa Garanzia Giovani diventi una concreta opportunità anche per i giovani con disabilità.
Diamo quindi spazio ben volentieri al documento elaborato da Nunzia Coppedé, rivolto al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, ai componenti della Giunta e del Consiglio Regionale, al commissario alla Sanità Massimo Scura, ai vari Dirigenti delle ASP (Aziende Sanitarie Provinciali), ai Presidenti delle Province e ai Sindaci dei Comuni.
Ciò che grideremo a gran voce in questa giornata dedicata in tutto il mondo alle persone con disabilità per la verità non è molto diverso da quello che con tanta fatica cerchiamo di affermare ogni giorno, chiedendo semplicemente di essere riconosciuti come “persone” con diritti e doveri al pari di tutti gli altri, affinché la disabilità non venga considerata un peso per la società, ma un fattore naturale della vita e venga pertanto accettata e rispettata anche attraverso azioni e politiche sociali inclusive.
Sembra di scrivere cose vecchie e anche scontate, forse perché dentro di noi pensiamo che le cose con gli anni possano cambiare in meglio e che la sospirata parità sia ormai vicinissima, ma ancora una volta le notizie shock come quel video che sta circolando sui social network e che mostra un gruppo di persone con gravi disabilità abbandonate a se stesse in una palestra-ghetto, nel Centro di Recupero Neurologico di Locri, gestito dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, maltrattate e private di ogni relazione con il mondo che le circonda, ci fanno tornare improvvisamente indietro negli anni e vanificano tutte le lotte e le azioni positive che nel frattempo sono state realizzate in Calabria.
Ancora una nota negativa siamo costretti a evidenziarla a proposito dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità: nonostante l’istruzione sia un diritto costituzionale per tutti, per questi alunni lo è solamente a condizione che chi ha le competenze per garantire i servizi di supporto all’integrazione faccia il proprio dovere fino in fondo.
Sono già trascorsi quasi tre mesi dall’avvio dell’anno scolastico, e a molti alunni con disabilità è ancora negato il diritto di frequenza o lo è a patto che i genitori restino nei paraggi della scuola per accompagnare in caso di bisogno il proprio figlio in bagno.
I servizi sociali e socio sanitari accreditati della nostra Regione sono ormai al collasso: il ritardato pagamento delle rette mette in difficoltà anche chi ha le migliori intenzioni nella gestione dei servizi e questa problematicità si ripercuote sia sulle persone assistite che sugli operatori e sulle loro famiglie.
I fondi per la non autosufficienza per fortuna continuano ad esserci e a coprire parzialmente molte emergenze, solo in parte, però, perché il numero di ore di assistenza domiciliare che riescono a coprire è esiguo e lontano dal dare una risposta adeguata al bisogno. E inoltre va comunque evidenziata la lentezza esasperante con cui i Comuni mandano avanti i processi, un’attesa che le persone in situazione di bisogno subiscono e pagano caramente.
Questi sono solo alcuni dei problemi che la FISH Calabria vuole riportare all’attenzione del governatore regionale Oliverio, della Giunta e del Consiglio Regionale, del commissario alla Sanità Scura, dei dirigenti delle Aziende Sanitarie Provinciali, dei Presidenti delle Province e dei Sindaci dei Comuni, convinta che una politica più umana e inclusiva a favore delle persone con disabilità necessiti del contributo di tutti gli attori coinvolti, ognuno in base alle competenze e al ruolo istituzionale che ricopre.
Perché il 3 dicembre 2015 non passi per una giornata insignificante, ma lasci un segno importante, chiediamo di essere più ascoltati, lamentiamo inoltre la difficoltà di incontrare i nostri rappresentanti istituzionali e di poter concordare e partecipare attivamente alla realizzazione di politiche inclusive.
Presidente Oliverio, le ricordiamo il suo impegno durante la campagna elettorale di attivare un tavolo permanente sulle politiche sociali: noi quel tavolo lo stiamo ancora aspettando e vogliamo esserci, poiché riteniamo che sia l’unico modo per essere protagonisti attivi e propostivi della nostra vita e proponiamo che si chiami “tavolo per le politiche inclusive” e che coinvolga il maggior numero di assessorati oltre a quello delle politiche sociali.
Per la nostra vita oggi, domani e sempre Nulla su di Noi senza di Noi.