Il Natale si tinge “di giallo” per combattere le distrofie

Sarà infatti “L’Ispettore Tubo e il mistero di Giotto” la commedia che verrà messa in scena l’8 e il 9 dicembre a Roma, sulla quale sarà centrata la sedicesima edizione di un’iniziativa promossa dagli Ufficiali Giudiziari della Capitale in favore dell’Associazione Parent Project, per il suo percorso contro le distrofie di Duchenne e Becker. In occasione della serata del 9 è prevista anche la presentazione di un protocollo d’intesa messo a punto tra Parent Project e AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti)

Locandina di "L'ispettore Tubo e il mistero di Giotto", Roma, 8-9 dicembre 2015L’8 e il 9 dicembre, al Teatro Italia di Roma (Via Bari, 18, rispettivamente alle 17.30 e alle 20.45, ingresso a offerta libera), la Compagnia La favola di Ernesto-Parent Project Team – composta da Ufficiali Giudiziari della Corte d’Appello di Roma e da volontari – tornerà ad esibirsi in quello che è ormai divenuto un appuntamento classico per sostenere la ricerca scientifica sulle distrofie muscolari di Duchenne e Becker. Il ricavato, infatti, della rappresentazione di L’ispettore Tubo e il mistero di Giotto, commedia musicale in due atti tratta da un’idea di Michele Livrizzi e scritta da Luca Buccella, Gianni Buontempi e lo stesso Michele Livrizzi, verrà devoluto all’Associazione Parent Project – ciò che accade per il sedicesimo anno consecutivo – e andrà nello specifico a finanziare un progetto riguardante La gestione cardiaca nella distrofia di Duchenne, condotto dell’Istituto di Cardiologia dell’Università del Sacro Cuore di Roma – Policlinico Agostino Gemelli.

Qualche dettaglio in più sullo spettacolo di quest’anno, che sarà accompagnato dalle musiche di Marco Silvi, mentre la regia e la direzione artistica saranno curate da Gianni Buontempi, le coreografie da Maurizio Severa e le scenografie da Gabriella Buccella.
Si tratta di una commedia che avrà come protagonista lo strampalato Ispettore Tubo, alle prese con l’omicidio di un pittore famoso per i suoi quadri a forma di cerchio. Richiamato in servizio a causa di un errore burocratico – doveva infatti avviarsi verso la pensione -, egli risolverà il caso tra humour, personaggi stravaganti, canzoni e balletti, grazie ai suoi metodi investigativi fuori dal comune.
La favola di Ernesto-Parent Project Team, lo ricordiamo, si esibì per la prima volta nel dicembre del 2000, mettendo in scena tutti gli anni, da allora, un testo dedicato a Parent Project, autotassandosi per sostenere le spese della realizzazione. Il primo attore e presidente della compagnia è Federico Ferraro, ufficiale giudiziario che, insieme a Gianni Buontempi, è l’organizzatore degli spettacoli. Circa 300.000 euro la cifra raccolta finora, che è servita a sostenere numerosi progetti.
«Contribuire quest’anno a finanziare un progetto sulla gestione cardiaca nella distrofia di Duchenne – sottolinea Buontempi – è meraviglioso per chi, come noi, da sempre ha fatto del sostegno a Parent Project proprio una questione di cuore».

La serata del 9 dicembre vedrà anche la partecipazione della Confsal UNSA (Confederazione dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori, Unione Nazionale Sindacati Autonomi), altra sostenitrice “storica” di Parent Project e nella medesima occasione vi sarà la presentazione del nuovo protocollo d’intesa messo a punto tra l’Associazione e l’AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti), il cui presidente nazionale Mauro Tavarnelli introdurrà i punti salienti del documento, che mira a intensificare la collaborazione tra le due realtà in termini di comunicazione, divulgazione scientifica e supporto allo studio e alla ricerca scientifica. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Poletti (e.poletti@parentproject.it).

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