Persone da rendere partecipi alla vita sociale

«Bisogna passare da un concetto di “cura” al riconoscimento della condizione e quindi all’eguaglianza dei diritti, perché non siamo “persone da curare”, ma persone da rendere partecipi alla vita sociale»: lo ha dichiarato il Presidente della FISH Friuli Venezia Giulia, a proposito del nuovo Piano Socio-Sanitario della Provincia di Udine, durante un incontro organizzato dalla Provincia stessa, voluto per diffondere i princìpi fissati dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità
Ente Fiera di Martignacco (Udine), 27 novembre 2015, Laura Sandruvi, Giampiero Licinio ed Elisa Asia Battaglia
Giampiero Licinio, presidente della FISH Friuli Venezia Giulia e dell’Associazione Paratetraplegici Nordest, fotografato in occasione dell’incontro all’Ente Fiera di Martignacco (Udine), tra Laura Sandruvi della redazione di «Superando.it» e l’assessore della Provincia di Udine Elisa Asia Battaglia

A quasi dieci anni dall’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e a quasi sette dalla Legge 18/09, che ne ha segnato la ratifica da parte dell’Italia, l’Assessorato alle Politiche per la Famiglia, alla Cooperazione Sociale, alle Politiche Giovanili, al Volontariato e alle Pari Opportunità della Provincia di Udine ha promosso il 27 novembre scorso un convegno presso l’Ente Fiera di Martignacco, proprio con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui princìpi della Convenzione, ancora oggi, purtroppo, non sempre così sentiti e soprattutto applicati.

«Abbiamo voluto riproporre la diffusione dei testi della Convenzione – spiega l’assessore della Provincia di Udine Elisa Asia Battaglia – con la consapevolezza che lo spirito di essa deve ancora raggiungere in profondità tutti gli strati del nostro vivere sociale. E a tal proposito riteniamo necessario ripensare le politiche, chiedendoci se esse siano adeguate a tutti i cittadini, anche quelli più fragili. Un cambiamento di prospettiva da parte di noi Amministratori, insieme alle organizzazioni del Terzo Settore e ai cittadini tutti, sempre però con il contributo delle persone con disabilità, che possono insegnarci a guardare il mondo con occhi nuovi occhi. In sostanza, chiediamo alle persone con disabilità di prestare i loro “occhiali”, a chi disabile non è».
«Guardare con un nuovo punto di vista – aggiunge Battaglia – ci permetterebbe infatti di percepire meglio la realtà, pensando ai luoghi in modo accessibile e creando un ambiente favorevole a tutti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche e mentali. Proprio per questo stiamo promuovendo la diffusione della Convenzione ONU, per metterne in pratica i princìpi e costruire un modello di convivenza dove i diritti siano realmente acquisiti».

All’incontro erano presenti anche Giampiero Licinio, responsabile della FISH Friuli Venezia Giulia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dell’Associazione Paratetraplegici Nordest ed Ernestina Tam, presidente del Comitato di Coordinamento delle Associazioni dei Disabili della Provincia di Udine.
«Per l’esigibilità dei diritti – ha sottolineato Licinio – il nostro impegno, come FISH Friuli Venezia Giulia, è quello di portare avanti la collaborazione con la Provincia di Udine, anche riguardo al nuovo Piano Socio-Sanitario, rispetto al quale è necessario passare da un concetto di “cura” al riconoscimento della condizione e quindi all’eguaglianza dei diritti, perché noi non siamo “persone da curare”, ma persone da rendere partecipi alla vita sociale». (Laura Sandruvi)

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