«Lungi dall’essere un trattato o un saggio sulla disabilità, Nata viva vuole essere un racconto appassionato e antipedagogico di una ragazzina e poi di una ragazza, che tra luci e tenebre ha saputo lottare per raggiungere e conquistare quella serenità che tutti bramiamo. Nel suo stile rapsodico, Zoe si fa cantore e testimone con la sua voce, dell’incontro sorprendente tra limite e prospettiva, civiltà e pregiudizio, presenza e invisibilità, costringendo il lettore, con questo suo romanzo di formazione, a non dimenticare mai lo scarto enorme che c’è tra vivere ed esistere, inchiodandolo all’idea che per nascere veramente, ad ogni occasione, bisogna sentirsi vivi, gridarlo e raccontarlo al mondo intero».
Questo è stato scritto di Nata viva, romanzo autobiografico recentemente pubblicato dalla Società Editrice Dante Alighieri, che in prima stesura aveva già ottenuto negli anni scorsi alcuni riconoscimenti letterari.
In esso Zoe Rondini, giovane con disabilità motoria, vi racconta la sua vita «allegra e faticosa», come lei stessa dice, e ora la storia è divenuta anche un bel cortometraggio, realizzato da Lucia Pappalardo, grazie al supporto dell’Associazione Nazionale Filmaker Videomaker Italiani. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Zoe Rondini (info@piccologenio.it).
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