Dopo l’uscita ad Arco in Trentino, nell’estate scorsa, segnalata anche dal nostro giornale, sta ora per approdare a Bologna la bella mostra fotografica Sport makes it. Arrampicata sportiva e disabilità, ciò che accadrà sabato 12 dicembre (Studio Architettura, Via Solferino, 19, ore 18), con l’intervento di Davide Conte, assessore comunale alla Cultura e ai Rapporti con l’Università.
L’esposizione, lo ricordiamo, nasce da un progetto avviato nel 2009, per avvicinare all’arrampicata sportiva un numero crescente di bambini e adolescenti con disabilità, da parte della Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi di Bologna, ente filantropico che persegue finalità di solidarietà sociale, proponendo progetti e idee per valorizzare l’efficacia dello sport nella promozione del benessere e dell’inclusione sociale, realizzando in particolare iniziative che favoriscono la pratica dello sport dilettantistico da parte di persone con disabilità.
«Fin dall’inizio – spiegano dalla Fondazione stessa – l’obiettivo di questo progetto è stato l’inserimento in gruppi senza distinzione di livello di abilità in cui i partecipanti potessero confrontarsi e crescere aiutandosi reciprocamente. Il progetto, da allora, è diventato istituzionale e si è inserito nel processo educativo e riabilitativo di molti partecipanti con disabilità».
«L’arrampicata – viene ancora sottolineato – è uno sport emergente dalle caratteristiche straordinarie, in cui il movimento istintivo che riprende i gesti con i quali l’uomo scopre orizzonti nuovi racchiude in sé una magia che ogni volta sorprende. I giovani ne rimangono immediatamente affascinati: arrampicare rafforza il fisico e la stima in se stessi, insegna a confrontarsi con le proprie paure e i propri limiti, sperimentando abilità e soluzioni personali a problemi generali».
La mostra, dunque, che arriverà il 12 dicembre a Bologna, centrata su foto di Filippo Bacciocchi (curatori Rossella Buttazzi e Alberto Benchimol), è composta appunto dai ritratti e dalle parole di bambini e ragazzi con disabilità che hanno intrapreso un percorso sportivo, «dove il talento spesso inesplorato – come si legge nella presentazione – si dispiega attraverso traiettorie e soluzioni non convenzionali». Inoltre, le immagini ritraggono gli istruttori e gli educatori che guidano i bambini e i ragazzi in questo percorso, mentre le parole a corredo sono sostanzialmente i commenti alla domanda: «Che cos’è per te l’arrampicata?».
L’iniziativa, va segnalato in conclusione, si avvale contributo della Fondazione Prosolidar (Solidarietà da lavoratori e aziende del settore credito). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fondazioneperlosport.it.
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