«Questo evento e la grande partecipazione che si è avuta sono la prova tangibile che le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale ci sono, che sono pronte a lottare per i loro diritti e che vogliono dimostrare a quanti li hanno sempre visti solo come “pesi”, come “malati” e come persone non in grado di comunicare, di avere qualcosa da dire, di fare le proprie scelte, di partecipare attivamente e di dare un contributo di valore alla vita della propria comunità e alla società tutta, che tutto questo è sbagliato, che è solo pregiudizio e stigma e che la realtà ben diversa».
A dichiararlo è Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), a margine della giornata di Roma che ha coinciso – come avevamo ampiamente anticipato anche nel nostro giornale – con la presentazione ufficiale, di fronte a circa duecento persone, del nuovo ambizioso progetto denominato Io Cittadino! Strumenti per la piena partecipazione, cittadinanza attiva e Self Advocacy delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «Un ottimo modo – sottolineano dall’ANFFAS – di celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti Umani del 10 Dicembre, dato che i partecipanti con disabilità intellettiva e/o relazionale provenienti da tutte le Regioni di Italia – più della metà dei presenti – hanno avuto modo di urlare a gran voce il loro diritto ad essere cittadini a tutti gli effetti, al pari di tutti gli altri italiani e senza alcuna barriera».
«Io sono come te», «Io vorrei un Governo che accetta i nostri diritti», «Io sono qui perché voglio i miei diritti di cittadino!», «Voglio gridare al mondo che ci sono anche io», «Io voglio gridare di rispettare i miei diritti!», «Mi fanno arrabbiare quando non mi ascoltano», «Mi fanno arrabbiare le persone che decidono per me», «Io voglio decidere la mia vita»: sono questi alcuni dei messaggi lanciati durante l’evento promosso dall’ANFFAS, che indicano chiaramente quanto forte sia la voglia di combattere per i propri diritti e per raggiungere l’autorappresentanza e l’autodeterminazione, elementi fondamentali per la vita delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.
Lo hanno ben evidenziato anche le parole di Senada Halilčević, presidente dell’EPSA (European Platform of Self-Advocates) e vicepresidente di Inclusion Europe (l’Associazione Europea di persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie, cui l’ANFFAS aderisce), e di Elisabeta Moldovan, componente del Consiglio dell’EPSA, che si sono appunto soffermate sull’importanza dell’autorappresentanza (Self-Advocacy) e hanno offerto il loro pieno appoggio e sostegno al Progetto Io Cittadino! per il raggiungimento del suo obiettivo primario, ossia dare avvio al Movimento di Autorappresentanza Italiano (Self-Advocacy), volto a fornire alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale i necessari supporti per conoscere e rivendicare in prima persona i propri diritti e rendere finalmente concreto quel Nulla su di Noi senza di Noi, troppo spesso precluso a chi ha difficoltà ad autorappresentarsi. Un sostegno confermato anche da Aleksandra Ivankovic, che dirige Inclusion Europe.
«Questo grande interesse da parte delle organizzazioni europee evidenzia – secondo l’ANFFAS – una delle caratteristiche principali del progetto, ossia lo scambio di competenze, metodologie ed esperienze maturate anche all’estero nell’àmbito del movimento per la Self-Advocacy, portato avanti dalle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di tutto il mondo e il fondamentale apporto che daranno ai loro pari italiani i numerosi Self-Advocates europei e i rappresentanti della stessa EPSA, nel percorso di consapevolezza e diffusione di metodologie e saperi sul tema».
Nel dettaglio, Io Cittadino! si svilupperà partendo dalla costituzione di otto gruppi pilota sul territorio italiano (Nord, Centro e Sud Italia), composti da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale che, in prima persona e con gli adeguati supporti, potranno rivendicare ed esigere i loro diritti a partire, appunto, dal diritto all’autodeterminazione, all’autorappresentanza e alla cittadinanza attiva. Gli autorappresentanti avranno inoltre la possibilità di partecipare più attivamente anche alle attività associative dell’ANFFAS a livello locale, regionale e nazionale.
Questi gruppi pilota rappresenteranno il “proto-nucleo” per la successiva costituzione della prima Piattaforma Nazionale di Autorappresentanti Italiani, per poi confluire anche nella Piattaforma Europea EPSA.
In parallelo verranno ovviamente coinvolte, formate e sensibilizzate le famiglie, i leader associativi e gli operatori, così da garantire i necessari supporti e sostegni.
Il progetto, infine, prevede anche una campagna di sensibilizzazione rivolta all’intera comunità, realizzata con la diretta e piena partecipazione delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.
«Il tempo del pietismo – sottolinea ancora Roberto Speziale -, della discriminazione e della segregazione è finito: grazie a questo progetto si apre una nuova strada per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, una strada che le vede scegliere e decidere in prima persona, che le vede autodeterminarsi e autorappresentarsi, per contrastare le molte barriere che si frappongono tra loro e l’inclusione sociale e la parità di opportunità e diritti e per promuovere e diffondere un cambiamento culturale e di approccio alla disabilità. La Self-Advocacy, quindi, non è più un miraggio, ma sta diventando realtà e in molti dovranno prendere atto di questo cambiamento radicale che la nostra società si appresta a ricevere».
Da segnalare, in conclusione, che tra i vari ospiti che hanno partecipato e dato il loro pieno sostegno all’ANFFAS e a Io Cittadino!, vi sono stati anche Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap cui l’ANFFAS aderisce da sempre e Mario Borzacchini, presidente della FISDIR, la Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale, riconosciuta dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net (Roberta Speziale, Daniela Cannistraci).