
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre scorso, l’Ospedale Montecatone – la nota struttura di Imola (Bologna), specializzata nella cura e nella riabilitazione delle lesioni midollari e delle gravi cerebrolesioni – ha riservato una mattinata al tema del diritto all’istruzione, ospitando il Comitato Operativo Misto della Scuola in Ospedale, il progetto che consente di continuare gli studi ai ragazzi ricoverati, che non possono frequentare la propria scuola territoriale di appartenenza.
La struttura imolese è stata rappresentata per l’occasione dal presidente Augusto Cavina, dal direttore sanitario Roberto Pederzini, dal direttore del Dipartimento Clinico-Riabilitativo Gian Piero Belloni, dall’educatore Roberto Messuti e dalla coordinatrice del Programma Vita Indipendente Claudia Corsolini.
La Scuola in Ospedale è presente a Montecatone sin dall’anno scolastico 2004-2005, grazie all’Istituto Scappi di Castel San Pietro Terme (Bologna), che garantisce la continuità scolastica per tutti gli studenti iscritti a qualsiasi ordine di scuola superiore e all’Istituto Comprensivo 6 di Imola per la scuola dell’obbligo.
Il presente anno scolastico 2015-2016 è cominciato con otto studenti delle superiori e uno di scuola media inferiore, numeri che possono sembrare contenuti, ma che acquistano un ben diverso significato, se si considera che in questi undici anni di attività, la frequenza scolastica ospedaliera è stata quasi sempre superiore ai quattro mesi.
La Scuola in Ospedale ha permesso quindi a questi ragazzi di non perdere l’anno e in alcuni casi anche di sostenere Esami di Stato, fino ad arrivare, lo scorso anno, a rendere possibile addirittura – primo esempio in Italia – un Esame di Maturità in videoconferenza [se ne legga anche nel nostro giornale, N.d.R.].
Paola Mambelli, dirigente dell’Istituto Scappi di Castel San Pietro Terme e Loretta Salaroli, dirigente dell’Istituto Comprensivo 6 di Imola, hanno voluto sottolineare che il tipo di didattica sperimentata a Montecatone si è rivelato, nel tempo, molto utile anche per migliorare la proposta didattica della scuola “normale”.
«Grazie alla presenza degli educatori nello staff dell’Ospedale a Montecatone – ha ricordato dal canto suo la professoressa Giulia Bassi, coordinatrice della scuola superiore – abbiamo cominciato negli ultimi due anni a sperimentare anche l’organizzazione di vere e proprie gite scolastiche, scegliendo mete che volte ad aiutare i ragazzi a ripensare il loro percorso scolastico, in modo più coerente con il nuovo progetto di vita che li aspetta».
Nel ripercorrere quindi le storie degli allievi degli ultimi anni, la coordinatrice della scuola dell’obbligo, la professoressa Daniela Loreti, ha evidenziato l’utilità delle Lavagne Interattive Multimediali come mezzo per tenere aperto il contatto con la classe di provenienza e/o con una classe di Imola di pari età: «Oltre agli evidenti vantaggi di natura prettamente scolastica – ha sottolineato – tra i nostri studenti ospedalieri e i ragazzi della classe si sono creati legami di amicizia che hanno consentito non solo di evitare la solitudine a chi è ricoverato, ma anche di superare stereotipi e imbarazzi di varia natura, in una dinamica realmente educativa per tutto il gruppo classe».
Proprio partendo da queste ultime esperienze è scaturita dunque una proposta, suggellata con la firma di un accordo nella seduta del Comitato Operativo Misto: attingendo cioè a risorse destinate alle sezioni scolastiche ospedaliere, e con il contributo anche di Montecatone, verrà acquistata una Lavagna Interattiva Multimediale che sarà installata nella sala polifunzionale, in modo tale da essere utilizzabile sia per le attività strettamente scolastiche che per gli altri percorsi educativi promossi presso la struttura.
In chiusura dell’incontro, si è concordato di organizzare per il 3 dicembre del prossimo anno un seminario online, che diventerà il modo per riprendere i contatti con tutti gli studenti che hanno potuto beneficiare della Scuola in Ospedale di Montecatone e verificare, a distanza di anni, quale impatto possa avere il diritto all’istruzione sulla vita indipendente delle persone con lesione midollare. (V.C.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Vito Colamarino (vito.colamarino@montecatone.com).
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…