Ancora in catene gli studenti con disabilità della Sicilia

«Gli alunni con disabilità e le loro famiglie sono stanchi e vogliono atti concreti»: così il Vicepresidente dell’ANFFAS Sicilia ha lanciato la nuova, clamorosa iniziativa di protesta in difesa del diritto allo studio da parte di genitori e alunni con disabilità, che li ha visti - e non è stata la prima volta - incatenarsi ai cancelli dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Istituto Superiore Alberghiero Francesco Paolo Cascino di Palermo
Protesta ANFFAS per la scuola a Palermo, ottobre 2015
Un’immagine della protesta sulla scuola promossa nell’ottobre scorso dall’ANFFAS a Palermo

«Questa nuova clamorosa protesta rappresenta un ulteriore tentativo per rompere il sordo silenzio delle Istituzioni a dispetto della negazione del diritto allo studio nei confronti degli studenti con disabilità che frequentano gli Istituti Superiori dell’Area Metropolitana di Palermo e più in generale della maggior parte delle ex Province Siciliane. In virtù di questo ritardo, infatti, l’anno scolastico 2015-2016, per la gran parte degli studenti con disabilità della nostra Regione, è cominciato a novembre».
Così Antonio Costanza, vicepresidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), aveva presentato nei giorni scorsi l’iniziativa di protesta in difesa del diritto allo studio da parte di genitori e alunni con disabilità, che nella mattinata di oggi, 7 gennaio, su iniziativa dell’ANFFAS di Palermo, ha visto alcuni alunni con disabilità, insieme ai loro familiari, incatenarsi ai cancelli dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Istituto Superiore Alberghiero Francesco Paolo Cascino, ripetendo in tal modo un’analoga iniziativa dell’ottobre scorso, promossa contro il ritardo nell’assegnazione dei servizi di assistenza di base e specialistica.

«Proprio il 7 gennaio – aveva poi aggiunto Costanza – ovvero al rientro dalle vacanze di Natale, i servizi di assistenza di base, ove non erogati dalle scuole, e di assistenza specialistica, per la parte che compete le ex Province, non saranno attivi e nella migliore delle ipotesi si dovranno attendere ancora alcune settimane. Conseguenza: ancora una volta per gli studenti con disabilità la scuola non inizierà al pari degli altri. Si tratta forse di “studenti di Serie B?».
«Gli alunni con disabilità e le loro famiglie – aveva concluso il vicepresidente dell’ANFFAS Sicilia – sono stanchi e vogliono atti concreti. Contro tale violazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, chiediamo una presa di posizione chiara e risposte, ciascuno per i propri ruoli e competenze, al sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, all’Ufficio Scolastico Regionale, al presidente della Regione Rosario Crocetta, ai decisori politici responsabili e, in ultimo, agli stessi dirigenti scolastici. Si parla infatti di servizi che costituiscono per gli alunni con disabilità una condizione imprescindibile affinché il diritto allo studio venga loro garantito». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: anffaspalermo@gmail.com.

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