Andrea Bianco: scultura che emoziona

Apprezzato scultore non vedente, ideatore tra l’altro del primo corso di scultura per persone non vedenti, Andrea Bianco sarà protagonista nella serata del 15 gennaio di un incontro durante il quale si potranno anche ammirare le sue opere. Accadrà ad Appiano/Eppan, in provincia di Bolzano, a cura della locale Associazione Culturale Consulta Comunale

Andrea Bianco, "Geco" (legno di tiglio)

Andrea Bianco, “Geco” (legno di tiglio)

Raccontare la sua storia e dire a tutti – persone con e senza disabilità – che non esistono difficoltà insormontabili: è fondamentalmente questa la spinta che muove Andrea Bianco a partecipare a incontri pubblici come la conferenza (con visione delle sue opere) di Appiano/Eppan, in provincia di Bolzano, prevista per la serata di venerdì 15 gennaio, presso la Biblioteca Comunale (ore 20.30). Titolo delll’incontro: Nonostante tutto quando si vuole si può!, ovvero Come seguire i sogni e le aspirazioni superando gli handicap.

Quarantacinquenne scultore bolzanino non vedente, in un’intervista al nostro giornale dello scorso anno, Bianco aveva spiegato tra l’altro come «la vera chiave per vivere serenamente la propria disabilità sia guardare ai propri talenti e non ai propri limiti oggettivi. Non esiste, infatti, persona che non abbia delle doti intellettive o umane». L’artista è stato anche uno degli artefici del primo corso di scultura per non vedenti (Sacred Art 4 Senses), curato dalla Sacred Art School di Firenze.

«Le sculture di Andrea Bianco – spiegano dall’Associazione Culturale Consulta Comunale di Appiano, che ha organizzato l’incontro del 15 gennaio – vanno al di là delle visioni consuete, entrano nell’anima. La sua caparbietà lo ha aiutato, insieme ai suoi maestri, a trovare un linguaggio di forte impatto emotivo. Lavora con tutti i materiali, con il marmo, il legno, la ceramica. Troviamo interessante e piacevole la sua storia e la sua arte e gli abbiamo chiesto di raccontarci come è riuscito a superare il suo handicap e a produrre una scultura che emoziona». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@consultacomunaleappiano.it.

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