«Nei giorni scorsi gli operatori e i ragazzi del Progetto Melansana, promosso dall’Associazione L’Amico Speciale di Casoria (Napoli), che prevede attività di inclusione lavorativa e sociale per persone con autismo, una volta giunti a Massa di Somma (Napoli) sul terreno adibito alla coltivazione, hanno trovato davanti a loro uno scenario indegno. Vi era stata infatti demolita la casetta di pertinenza del terreno all’interno della quale erano custoditi tutti gli attrezzi per la coltivazione, che sono stati sommersi dalle macerie e inghiottiti dalla voragine creata a seguito della probabile esplosione che ha causato il crollo del manufatto. Tutto ciò ha reso impossibile il normale svolgimento delle attività e renderà molto difficile per i ragazzi coinvolti proseguire nel progetto».
Lo denuncia Mario Paganessi, direttore generale della Fondazione Oltre il Labirinto – Per l’Autismo di Treviso, alla quale il progetto campano è affiliato. Gli psicologi di quest’ultimo, inoltre, fanno parte del Comitato Scientifico della Fondazione stessa.
Ideato e realizzato dagli operatori della Cooperativa Sociale TMA Group Metodo Caputo Ippolito – strategia ove TMA sta per Terapia Multisistemica in Acqua, di cui abbiamo già avuto modo più volte di occuparci – Melansana è nato nell’alveo dell’iniziativa Coltiviamo i nostri sogni, che vede al centro, come detto, attività svolte allo scopo di favorire una graduale e proficua integrazione sociale di bambini e ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico, permettendone una discreta autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane.
In un terreno concesso dal Comune di Massa di Somma, i giovani sono stati impiegati in un lungo e faticoso lavoro di bonifica e successiva coltivazione di prodotti ortofrutticoli, raccolti e commercializzati utilizzando un nuovo marchio commerciale registrato, denominato appunto Melansana. Un progetto che sembrava procedere nella giusta direzione, migliorando di fatto la situazione delle persone coinvolte.
«Un attacco vile e ingiustificabile come quello dei giorni scorsi – dichiarano ora dall’Amico Speciale – rischia di vanificare il lavoro di mesi, impedendo agli operatori di proseguire nel loro faticoso cammino e ai ragazzi il percorso di crescita tanto auspicato anche dalle loro famiglie».
«Purtroppo – sottolinea ulteriormente Paganessi – anche buona parte dei prodotti coltivati è stata trafugata, rendendo vano il lavoro di questi mesi. Da parte nostra, quindi, cercheremo di aiutare economicamente l’Associazione nell’acquisto di nuovi materiali e strumentazioni per la coltivazione e invitiamo il Sindaco di Massa di Somma, e le comunità adiacenti ad esprimere concreta solidarietà a una realtà sociale importante, colpita di un vile atto vandalico degno dei peggiori malavitosi».
Dal canto suo, il Sindaco di Massa di Somma – come si legge nella pagina Facebook dell’Amico Speciale – «ha fornito la propria disponibilità e il massimo sostegno e i primi aiuti sono arrivati dalle stesse associazioni che si occupano di autismo», come appunto la Fondazione Oltre il Labirinto.
«Condividete e diffondete attraverso le foto l’accaduto, perché tutto ciò non passi in silenzio»: questo l’appello conclusivo dell’Associazione campana, che facciamo del tutto nostro. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@oltrelabirinto.it (Elena Mattiuzzo).
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