Riforma del Terzo Settore: nozze senza nemmeno i fichi secchi?

«Ma c’è una reale volontà di andare avanti nel percorso di Riforma del Terzo Settore e di farlo diventare legge?»: a chiederlo è Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, dopo che il viceministro dell’Economia Morando ha ribadito la mancanza di coperture per il Disegno di Legge di Riforma del Terzo Settore, fermo in Senato da diversi mesi. «Siamo stanchi e indignati – aggiunge Barbieri -, sono ormai quasi due anni dall’annuncio di una Riforma di cui però ancora non vediamo la fine»

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Date il meglio di voi stessi!

Così Giorgio Rocca, testimonial dell’evento insieme a un altro “monumento” dello sci italiano, quale Deborah Compagnoni, ha concluso il suo messaggio ai 460 Atleti della neve, con e senza disabilità intellettiva, che insieme a tecnici, famiglie e volontari, hanno animato a Bormio, in Valtellina, la cerimonia di apertura della XXVII edizione dei Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato dalle persone con disabilità intellettiva

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Una web serie per seguire quel percorso di autonomia

Il lungo percorso in atto nel territorio del Cuneese, che ha portato al Progetto “VelA-Verso l’Autonomia”, attuato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, si è arricchito di uno strumento in più, ovvero di una web serie che seguirà per tutto l’anno la costruzione del percorso di autonomia di due giovane persone adulte inserite nel progetto stesso

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A immergersi nella piscina più profonda

Immersioni, benessere, percorsi formativi e un convegno: quello che andrà dal 29 al 31 gennaio a Montegrotto Terme (Padova) sarà un weekend d’eccezione, per HSA Italia (Handicapped Scuba Association International), l’Associazione Nazionale Attività Subacquee e Natatorie per Disabili, nella piscina più profonda del mondo (40 metri), l’unica con acqua termale e anche completamente accessibile a tutti

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Discriminati anche nell’approccio storico

«Fa riflettere – scrive Silvia Cutrera, in occasione del Giorno della Memoria di oggi, 27 gennaio – la mancanza di un adeguato appellativo per definire lo sterminio di centinaia di migliaia di persone con disabilità durante il nazismo. Questo fatto rimanda segnatamente all’assenza di una Memoria che è nostro dovere e nostro impegno rafforzare sempre di più, soprattutto perché le vittime con disabilità subiscono una discriminazione anche nell’approccio storico e nelle risorse date allo studio del tema»

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