L’approvazione di oggi alla Camera del Disegno di Legge sulla responsabilità professionale del personale sanitario (Atto n. 1769) costituisce, secondo Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, «una grande beffa per le vittime di errori sanitari, che saranno ancora più penalizzate. Se infatti fino ad oggi il paziente vittima di un presunto errore sanitario doveva solo dimostrare di avere subìto il danno, con l’approvazione di questa legge dovrà anche provare in cosa il personale ha sbagliato o cosa ha omesso; un’impresa complicatissima, quasi impossibile, che il paziente e chi lo tutela dovrà compiere sulla base di una cartella clinica spesso incompleta, incomprensibile, scritta da chi potrebbe aver cagionato il danno e suscettibile di alterazioni».
«Inoltre – sottolinea ancora Aceti – il Disegno di Legge non prevede garanzie per i cittadini di avere accesso alla liquidazione del risarcimento quando la struttura sanitaria non paga. E il “Fondo di Garanzia” non copre nemmeno la cosiddetta “alea terapeutica”, come nel caso di infezioni ospedaliere, oltre a non prevedere alcuna garanzia nei casi di strutture sanitarie con fondi per l’auto-assicurazione scoperti».
«Quindi – conclude il coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato – non è vero che questa legge tuteli i cittadini e ci impegneremo per far modificare il testo al Senato e studiare nuovi strumenti di tutela per coloro che hanno subìto un danno da malpractice [“malasanità, N.d.R.] e che con questa nuova norma saranno più soli di prima nel tentativo di ottenere giustizia». (S.B.)
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