«“Questo è il Family Day, non l’Handicappato Day”: una frase spregiativa già di per sé discriminatoria e carica di disprezzo da chiunque sia pronunciata. Ma se è proferita dal Vicepresidente del Senato della Repubblica e a margine di una manifestazione che intende rivendicare elementi – condivisibili o meno – comunque etici, quella frase diviene quantomeno grottesca, ma prima ancora rafforza il pregiudizio».
Così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) commenta le parole pronunciate da Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, durante un servizio televisivo andato in onda in occasione del “Family Day” di Roma del 30 gennaio scorso.
«Sabato scorso – dichiara Falabella – il senatore Gasparri non ha avuto esitazioni nel ricorrere a lemmi beceri, caricandoli altresì di quello stigma devastante che da anni – cittadini, istituzioni, organizzazioni – tentiamo faticosamente di scalzare. E non è una “banale” questione di linguaggio “politicamente corretto”: quell’uscita, infatti, tradisce una convinzione profonda che sospinge le persone con disabilità ad essere “cittadini di serie C”».
«Resta la curiosità – conclude il Presidente della FISH – che verosimilmente rimarrà senza risposta, di immaginare come Pietro Grasso, presidente del Senato e seconda carica della Repubblica, consideri le esternazioni del suo vice e di come le giudichino i suoi colleghi Senatori che a quella carica l’hanno eletto». (S.B.)
È disponibile il filmato della trasmissione televisiva Le iene contenente le dichiarazioni del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, di cui si parla nella presente nota.
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