Sembra sia stata la risposta di LEGO alla campagna #ToyLikeMe (“Giocattoli come me”), che aveva accusato nei mesi scorsi il produttore di giocattoli danese, noto in tutto il mondo per la sua linea di mattoncini assemblabili, di non tutelare la diversità dei personaggi.
Sulla questione era stata anche lanciata una petizione online che aveva portato a raccogliere oltre ventimila firme, con il messaggio che «il marchio LEGO esclude oltre 150 milioni di bambini con disabilità, che non si vedono così rappresentati», lanciato dalla promotrice dell’iniziativa, Rebecca Atkinson, che aveva chiesto di «cambiare la percezione culturale della disabilità».
Inizialmente LEGO aveva risposto obiettando che «la bellezza dei proprio mattoncini sta nel poter scegliere come assemblare i personaggi per costruire le proprie storie». E tuttavia, nelle scorse settimane, il primo LEGO in carrozzina è stato esposto alle Fiere del Giocattolo di Norimberga e Londra, come riferisce il sito «Brick Fanatics». (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà).
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