«Con l’emanazione dell’ultimo decreto sull’ISEE [Indicatore della Situazione Economica Equivalente, N.d.R.], sta per iniziare un gravissimo attacco ai disabili attraverso la compartecipazione al costo delle prestazioni sociali. Su questo argomento, a seguito di una ricerca svolta in collaborazione fra ENIL Italia e l’Istituto di Teoria e Tecniche di Informazione Giuridica (ITTIG) del CNR, con la prefazione di un prestigioso magistrato (Beniamino Deidda), è in libreria Vivere eguali, pubblicato per i tipi di Franco Angeli».
Così ENIL Italia (European Network on Independent Living), alla fine del 2014, aveva presentato Vivere eguali. Disabili e compartecipazione al costo delle prestazioni, libro pubblicato da Raffaello Belli, cofondatore della stessa ENIL Italia e di AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente), responsabile del portale internet Diritto e disabilità presso l’ITTIG del CNR (Firenze) e già autore di Gli invalidi e la patente. Emarginazione o riabilitazione? (Francisci, 1980) e, per i tipi di ENIL Italia, di Assistenti personali per una vita indipendente (2000), Libertà inviolabili e persone con disabilità (2000) e La non discriminazione dei disabili e la legge n. 67 del 2006 (2007).
Ancora del tutto attuale, quel volume sarà ora la base di partenza dell’incontro-dibattito intitolato Disabili non siamo… ma ci fanno essere, in programma per venerdì 5 febbraio a Firenze (Centro Sociale Il Pozzo, Via Lombardia, 1/p, Le Piagge, ore 18), cui oltre all’Autore e al citato Beniamino Deidda, componente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, interverranno altri due autorevoli giuristi, vale a dire Stefano Merlini, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Firenze e Pietro Mercatali, direttore dell’ITTIG del CNR.
«In questo libro – aveva scritto a suo tempo Raffaello Belli – ho cercato di esaminare per la prima volta la Costituzione Italiana dal punto di vista delle persone con disabilità, approfondendo inoltre taluni aspetti della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, per verificare quali siano le condizioni di vita che devono essere assicurate ai disabili. Sono emersi problemi giuridici di enorme importanza, che non erano stati rilevati in precedenza e che è indispensabile affrontare, tra i quali il fatto che molte prestazioni sono necessarie alle persone con disabilità per l’esercizio dei diritti inviolabili, e che dunque per questa ragione non si possono negare le risorse pubbliche per finanziarle». (S.B.)
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