«Con riferimento alla notizia che date – ci scrive la senatrice Maria Cecilia Guerra, già sottosegretario nel Governo Monti e successivamente viceministro nel Governo Letta – circa l’Interrogazione Parlamentare della collega Giulia Di Vita sui 120 milioni che dovevano essere riversati al Fondo per le Non Autosufficienze, a seguito degli accertamenti sui cosiddetti “falsi invalidi”, faccio presente che io stessa ho, con alcuni colleghi del Senato, presentato un’analoga Interrogazione, addirittura nel maggio del 2014. Peccato che non abbiamo ancora ricevuto risposta.
Ne approfitto inoltre per segnalare che l’azzeramento del Fondo per le Non Autosufficienze per il 2012 non avvenne ad opera del Governo Monti, ma con la Finanziaria del 2011 che è stata l’ultima Finanziaria del Governo Berlusconi».
Risponde Carlo Giacobini, direttore editoriale del nostro giornale, che con un suo articolo, nei giorni scorsi, aveva sollevato la questione riguardante quegli oltre 450.000 accertamenti sulle persone con disabilità, nel triennio 2013-2015, i cui proventi, valutati appunto in 120 milioni di euro circa, per un triennio, avrebbero dovuto andare al Fondo per le Non Autosufficienze, come chiaramente scritto nella Legge di Stabilità per il 2013 (Legge 228/12).
«Ringraziamo per l’attenzione la senatrice Guerra, sia verso i nostri articoli, sia – ancor di più – verso le questioni in parola.
Ha certamente ragione rispetto all’azzeramento (mancato finanziamento) del Fondo per le Non Autosufficienze del 2012. Di fatto la Legge di Stabilità per quell’anno fu l’ultimo atto del Governo Berlusconi (Legge 183/11). Giovi però ricordare che il primo atto del successore, senatore Monti, fu il Decreto Legge 201 del 6 dicembre 2011, dall’ambizioso titolo Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici, passato poi alla storia con l’altisonante nome di “Decreto Salva-Italia”. E quel provvedimento è una disposizione che sovrasta in termini di importanza e di àmbiti di intervento la Legge di Stabilità approvata alla rinfusa e vergognosamente dal traballante Governo Berlusconi. Un “Salva-Italia”, per altro, che della pretesa “equità” dichiarata nel titolo contiene assai poco.
Sicuramente, dunque, ha ragione la senatrice Guerra sotto il profilo formale. Sotto quello sostanziale continuiamo a ritenere per lo meno “correo” il Governo Monti.
Per quanto poi riguarda la Sua Interrogazione del 2014, naturalmente la rammentiamo bene e a suo tempo l’abbiamo registrata e monitorata. Allora non la commentammo per rispetto a Lei e alla passione che dimostrava assieme ai suoi colleghi – passione che ancora Le riconosciamo – oltreché per una nostra punta di opportunità politica.
Se avessimo infatti voluto commentarla, avremmo dovuto evidenziare che la norma di cui si parla – la già citata Legge 228/12 (Legge di Stabilità per il 2013) – conteneva una precisazione incidentale e subdola rispetto all’assegnazione delle risorse: esse sarebbero avvenute «a consuntivo e su base pluriennale».
Nel 2014, quindi, quando Lei presentò l’Interrogazione, la campagna triennale di controlli, sciaguratamente imposta a 450.000 persone dall’articolo 1, comma 109 della Legge 228/12, era ancora in corso e si sarebbe conclusa nel 2015. Pertanto l’Interrogazione era opportuna politicamente, ma prematura tecnicamente. Ora non lo sarebbe più.
Siamo certi che Lei si assocerà da una parte alla nostra speranza che la nuova Interrogazione presentata dalla deputata Di Vita abbia risposta certa e dall’altra parte alla nostra curiosità sugli esiti che il Ministero e l’INPS vorranno finalmente dichiarare.
Carlo Giacobini – Direttore editoriale di “Superando.it”».