«Qualcuno potrà pensare – sottolineano dall’UICI di Caserta (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – che il metodo Braille di lettura e scrittura sia superato. La nostra Associazione, invece, crede molto nella Giornata Nazionale del Braille e attraverso questa iniziativa nazionale intende divulgare una vera e propria campagna di sensibilizzazione alla cultura e all’istruzione, poiché scrivere un testo significa conoscere lettera per lettera la parola che ci si accinge ad utilizzare, mentre, leggere ci consente di diventare padroni della lingua, dando la possibilità di instaurare rapporti umani, sociali, economici ecc.».
Oltre dunque alle varie iniziative di cui in questi giorni abbiamo riferito qua e là nel nostro giornale – promosse a livello nazionale o locale dall’UICI, nell’àmbito della Giornata Nazionale del Braille del 21 febbraio – segnaliamo qui anche quella organizzata dalla Sezione di Caserta dell’Associazione, vale a dire la visita di lunedì 22 febbraio a Maddaloni (ore 10-13), al Museo Archeologico dell’Antica Calatia, che ha sede nel Casino dei Duchi Carafa del ramo della Stadera e che costituisce una delle più significative emergenze storiche presenti nella cittadina in provincia di Caserta.
Per l’occasione, il percorso sarà completamente audiodescritto da guide specializzate e tramite il contatto tattile di oggetti dedicati, consentirà ai partecipanti una maggiore consapevolezza delle ricchezze che adornano gli ambienti museali.
«Solo quando la cultura e l’istruzione sono accessibili – aggiungono dall’UICI di Caserta – , si può parlare di emancipazione e integrazione ed è per questo che ringraziamo il Museo di Calatia di Maddaloni, che ha aperto le sue porte alle persone con disabilità visiva della Provincia di Caserta, non solo perché ci sono delle leggi in materia di superamento delle barriere architettoniche e senso-percettive, bensì per la condivisione di un patrimonio universale: la storia del tempo e dell’uomo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uicicaserta@gmail.com.