Cosa significa nascere udente da genitori sordi? Quali sfide, quali implicazioni, ma anche quali occasioni vive un cosiddetto “ragazzo CODA”, ove CODA sta per Children of Deaf Adults, che significa appunto letteralmente “ragazzi di adulti sordi”?
Sarà questo il tema di CODA al confine tra… Una vita in equilibrio tra il mondo sordo e il mondo udente, nuovo appuntamento in programma per venerdì 26 febbraio a Siena (presso Mason Perkins Deafness Fund ONLUS, Via Tommaso Pendola, 37, ore 15.30-17.30), nell’àmbito dei Venerdì del Pendola, cartellone di appuntamenti dedicato a educazione, interpretariato, lingua e cultura sorda, organizzato da Mason Perkins Deafness Fund ONLUS di Siena, in collaborazione con l’ENS locale (Ente Nazionale dei Sordi) e con il patrocinio dell’Azienda dei Servizi alla Persona (ASP), del Comune e della Provincia di Siena.
Protagoniste dell’incontro saranno Rita Sala, interprete, sociologa e figlia udente di genitori sordi, e Giuseppina Guercio, presidente di CODA Italia, Associazione di Promozione Sociale nata lo scorso anno, la prima nel nostro Paese a occuparsi di figli udenti di genitori sordi.
Questi ultimi, secondo Sala, «si trovano a vivere tra due mondi, tra due lingue, la lingua italiana e la Lingua dei Segni, tra due culture, la sorda e la udente. Essere CODA, dunque, vuole dire stare sul confine fra due culture e due diversi modi di pensare e in un certo senso avere l’occasione di aprire gli orizzonti e farsi ambasciatori di una diversità». (S.G.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Mason Perkins Deafness Fund ONLUS (Luisa Carretti), info@mpdfonlus.com.