«Non un semplice libro, ma una storia inclusiva accessibile anche alle persone non vedenti e ipovedenti. Il racconto, infatti, presenta una doppia scrittura: sulle pagine a destra è stampato il classico testo, mentre sulle pagine a sinistra, sopra le illustrazioni di Maddalena Olivi, è riportato il testo a rilievo in braille, per permettere anche ai bambini con difficoltà visive di sognare con la fantasia»: così Alberto Sabatini dell’UICI di Reggio Emilia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), aveva parlato, su queste stesse pagine, della fiaba Ta taràba rabatà, terzo e ultimo racconto di una trilogia dedicata al Natale, pubblicata da Rossocardinalelibri.
E come avevamo anticipato, Ta taràba rabatà è stata presentata il 21 febbraio scorso, presso la Sezione Ragazzi della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, in occasione della Giornata Nazionale del Braille, durante un incontro, promosso dall’UICI, che è stato anche l’occasione per ricordare l’importanza del sistema di lettura e scrittura Braille.
A presentare la fiaba è stata l’autrice Emanuela La Morgia Montagni, con la collaborazione di Chiara Tirelli, presidente dell’UICI di Reggio Emilia, di fronte a un uditorio fatto di persone con disabilità visiva oppure bendate. Ha partecipato anche Emanuela Caselli, presidente del Consiglio Comunale di Reggio Emilia. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uicre@uiciechi.it.
Articoli Correlati
- Bimbi con disabilità visive che possono sognare con la fantasia Non è infatti un semplice libro “Ta taràba rabatà”, la fiaba che sarà al centro dell’incontro culturale promosso per il 21 febbraio, in occasione della Giornata Nazionale del Braille, dall’UICI…
- Braille contro Tecnologia: ma è veramente una partita da giocare? «Da tempo si dice che il codice di letto-scrittura Braille sia “alla resa dei conti”, che debba vedersela con la tecnologia. Ma è proprio così? È veramente quest’ultima l’avversario da…
- Braille: quei puntini in rilievo hanno cambiato la storia (e continuano a farlo) «Il Braille è tuttora condizione essenziale, per le persone non vedenti, di una piena autonomia e di un’efficace integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale»: è questo un concetto…