Cresce, in queste settimane, la visibilità per il trust – istituto di origine anglosassone che consente di spossessarsi, con agevolazioni fiscali, di patrimoni propri, in funzione di un vantaggio o beneficio futuro – soprattutto dopo che la Proposta di Legge riguardante il cosiddetto “Dopo di Noi”, approvata alla Camera e ora in fase di discussione al Senato, ha dedicato uno specifico articolo (il sesto) al trust stesso.
Anche nel prossimo fine settimana, dunque, sono in programma due convegni sulla materia, esattamente sabato 12 marzo, a partire da quello promosso a Livorno dalla Sezione locale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), intitolato Destinazione patrimoniale e soggetti vulnerabili (Parco del Mulino, Via Voltolino Fontani, 5, ore 9.30).
«Durante questo incontro – spiega Gianluca Neri, presidente dell’AIPD di Livorno – si parlerà del trust e di altri strumenti di tutela e protezione patrimoniale di persone svantaggiate. Il trust, ricordo, è una forma di protezione legale che si inquadra nell’ambito del “Dopo di Noi” e che prevede la destinazione di alcuni beni personali a vantaggio di uno o più soggetti. L’amministrazione di tali beni, da parte di un terzo individuo, ha lo scopo di realizzare un programma di azioni a beneficio di chi si vuole tutelare. E tuttavia, sia questo che gli altri atti di destinazione patrimoniale mediante i quali il nostro ordinamento consente di vincolare beni per la tutela di persone svantaggiate sono strumenti per alcuni aspetti molto complessi. A tale scopo vogliamo fornire un’ampia panoramica conoscitiva, che sarà il primo di una serie di appuntamenti di approfondimento con professionisti esperti nella materia (avvocati, notai, commercialisti), rivolti a chi volesse decidere di ricorrere a queste forme di protezione».
Relatori del convegno (a ingresso libero) saranno Cinzia Genovesi, avvocato, rappresentante regionale per la Toscana dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia e Daniele Muritano, notaio, esperto nel settore della destinazione patrimoniale e autore di monografie e saggi editi da riviste scientifiche. Interverrà inoltre Luciano Barsotti, avvocato, presidente della Fondazione Livorno.
Si chiamerà invece semplicemente Il trust: una “nuova” soluzione per il Dopo di Noi, il convegno organizzato anch’esso per sabato 12 marzo a Padova (Centro Formazione Varotto Berto, Via Toblino, 53, ore 9) dalla Cooperativa Sociale Crescendo (Centro Polifunzionale per l’Età Evolutiva), insieme all’Associazione Il trust in Italia e alla Fondazione Opera Immacolata Concezione, con l’obiettivo di far conoscere tutti gli aspetti del trust alle famiglie in cui uno dei componenti sia una persona con disabilità, grazie al contributo di esperti e professionisti specializzati sul tema, che fanno parte della citata Associazione Il trust in Italia.
«Lo strumento del trust – secondo i promotori dell’iniziativa – si potrebbe considerare come una sorta di “lettera dei desideri” in cui i genitori, in qualsiasi momento e a loro discrezione, possono stilare un vero e proprio progetto per il futuro del proprio figlio con disabilità, consapevoli che ora la legge tutela e sostiene che si farà carico della realizzazione del progetto stesso».
Da segnalare anche la presenza all’incontro di Daniela Sbrollini, videpresidente della Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati e di Vera Sodero, assessore al Sociale del Comune di Padova. (S.B.)