Accessibilità in edifici storici: un caso (poco) esemplare
La persona con disabilità motoria deve suonare all’ingresso principale e aspettare l’arrivo del personale che la accompagna e la fa accedere da un ingresso sul retro: è il caso di un negozio aperto in un palazzo storico, dopo la ristrutturazione di quest’ultimo, ove l’accessibilità condizionata, discriminante e non autonoma, è diventata la regola. Una situazione che nella fattispecie si è verificata a Reggio Emilia, ma che è solo una fra le tante presenti nel nostro Paese