È in programma per sabato 19 marzo a Milano (Aula Magna dell’Università Statale), l’appuntamento centrale della XXXII Giornata Nazionale per la Lotta alla Sclerodermia, evento promosso tradizionalmente dal GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia), al quale è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica e che costituisce un momento e un’occasione irrinunciabili per i malati, i loro familiari, i medici, i ricercatori e le istituzioni, allo scopo di confrontarsi e imparare a conoscere sempre più a fondo la sclerosi sistemica (sclerodermia), grave patologia cronica e progressiva, che colpisce soprattutto le donne.
L’origine di quest’ultima, va ricordato, non è ancora ben nota, anche se il meccanismo che la causa è certamente di tipo autoimmune, dovuto cioè a un vero e proprio “impazzimento” del sistema immunitario, che attacca i tessuti sani della persona, con conseguenze potenzialmente devastanti. Oltre alla cute, infatti, vengono colpiti organi vitali quali il cuore, i polmoni, i reni e l’intero apparato gastrointestinale. Le lesioni della pelle, quindi, sono solo l’aspetto esteriore e più evidente della gravità di una patologia che di fatto riguarda tutto l’organismo.
La sclerosi sistemica: dal fenomeno di Raynaud alle nuove terapie è il tema scelto dagli stessi ammalati, insieme al Comitato Scientifico del GILS, per il convegno di Milano del 19 marzo, durante il quale verranno affrontate le varie sfaccettature e manifestazioni cliniche di una malattia che come detto è quanto mai complessa e che necessita quindi di un approccio multidisciplinare, per poter giungere a una diagnosi precoce e tentare in tal modo di bloccarne la progressione.
Numerosi saranno gli argomenti trattati, dall’interessamento vascolare e le sue complicanze, al fenomeno di Raynaud (sintomo iniziale della sclerosi sistemica, contraddistinto dal fatto che con il freddo, le mani e/o i piedi diventano bianchi e perdono la sensibilità) e alla vasculopatia, fino all’interessamento cutaneo, cardiaco e polmonare. Il tutto senza dimenticare le strategie e i nuovi approcci terapeutici riguardanti le ulcere digitali, il trattamento dell’ipertensione polmonare, della fibrosi cutanea e d’organo.
«Vogliamo toccare tutti gli aspetti di questa patologia dai mille volti – sottolinea Carla Garbagnati Crosti, presidente del GILS – coinvolgendo i medici e gli specialisti che da anni lavorano con attenzione e passione al nostro fianco. Alcuni di loro, inoltre, sono impegnati oggi nelle Scleroderma Units [se ne legga già anche su queste pagine, N.d.R.], progetto nato dalla collaborazione con alcune Aziende Ospedaliere, per riuscire a creare ambulatori specialistici che favoriscano non solo la diagnosi precoce, ma che ottimizzino anche il follow-up del percorso terapeutico dei pazienti. Solo restando compatti, infatti, e lavorando in rete tra ammalati, medici, infermieri e istituzioni, potremo raggiungere i più importanti obiettivi». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa GILS (Martina Corbetta), mcorbetta@studiotm.org.