Un impegno sull’autismo quotidiano e concreto

È quello della Fondazione Renato Piatti di Varese – nata nel 1999, per volontà di alcuni Soci dell’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – come ben dimostrano sia le varie strutture già pienamente operative tra le Province di Varese e Milano e altri progetti a breve e medio termine. Il tutto sempre all’insegna di un esplicito approccio: «Prima le persone e poi l’autismo!»

Mano che sorregge delle figurine di carta, che rappresentano una famigliaChe l’impegno sul fronte dell’autismo da parte di un’organizzazione come la Fondazione Renato Piatti di Varese – nata nel 1999, per volontà di alcuni Soci dell’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – sia quotidiano e concreto, andando ben oltre le pur importanti contingenze, quale la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile, sono i fatti a dimostrarlo, con una serie di strutture già pienamente operative e altri progetti a breve e medio termine.
«Il nostro impegno per le persone con autismo e per i loro familiari – confermano in tal senso dalla Fondazione – è quotidiano e concreto. Infatti, in ognuno dei Centri da noi gestiti, tra le Province di Varese e Milano, c’è almeno un ospite a cui è stato diagnosticato un disturbo riconducibile allo spettro autistico. Inoltre, due strutture sono specificatamente dedicate alle persone con autismo in àmbito sanitario: il CRS (Centro Riabilitativo Semiresidenziale) di Besozzo (Varese) e il CTRS (Centro Terapeutico e Riabilitativo Semiresidenziale) di Milano. Inoltre a Varese, presso La Nuova Brunella, il nostro Centro Multiservizi per le Disabilità e la Famiglia, inaugurato nel settembre dello scorso anno, verrà avviata entro l’estate prossima una nuova unità di offerta sanitaria riabilitativa per bambini con autismo e nel mese di novembre ci faremo promotori di un importante convegno, per approfondire, dal punto di vista scientifico, il tema della qualità della vita nelle persone colpite da questo disturbo».

«Prima le persone, poi l’autismo – dichiara Cesarina Del Vecchio, presidente della Fondazione Piatti -: è questo il nostro approccio alle tematiche legate all’autismo. Infatti, sia per i valori che per la mission su cui si basa la nostra ONLUS, non possiamo fare altro che pensare e guardare all’autismo come a una modalità diversa di affrontare e incorporare il mondo, e in quanto tale “né giusta, né sbagliata”, ma unica. È una condizione da riconoscere, sostenere e “attrezzare” per una vita che sia il più possibile di qualità. La nostra attenzione all’autismo, o meglio agli autismi, conferma ancora una volta la nostra grande attenzione alla persona, prima che alla disabilità».

E da ultima, ma non certo ultima, va segnalata anche una preziosa iniziativa culturale di cui ci siamo già ampiamente occupati nei giorni scorsi, vale a dire la rassegna cinematografica ancora in corso di svolgimento, denominata Anch’io protagonista. Cinema e disabilità, organizzata in diverse località della Provincia di Varese dalla Fondazione Piatti insieme all’ANFFAS, quattro proiezioni di film a ingresso gratuito, «per porre in evidenza – come è stato scritto – l’autodeterminazione e la consapevolezza delle persone con disabilità e come la loro presenza nella società possa indicare punti di vista diversi e dare risvolti positivi a situazioni a volte anche drammatiche».
Le ultime due opere in programma, rispettivamente a Induno Olona (16 aprile) e Varese (23 aprile) saranno Io sono Mateusz di Maciej Pieprzyca (Polonia, 2013) e Come saltano i pesci di Alessandro Valori (Italia, 2016), che come abbiamo già raccontato in altra parte del giornale, ha tra i propri protagonisti Maria Paola Rosini, giovane con sindrome di Down. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Benedetta Frattini (benedetta.frattini@crispi77.it).

Fondazione Renato Piatti ONLUS
È stata costituita nel 1999 a Varese per volontà di alcuni soci dell’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie.
Attualmente gestisce 15 unità di offerta nelle Province di Varese e Milano, nelle quali si prende cura di circa 440 persone di tutte le età, grazie all’impegno di oltre 450 tra operatori e volontari.

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