Lanciato alla fine del 2014 e avviato concretamente nella primavera dello scorso anno, come avevamo di volta in volta riferito, ha concluso il proprio percorso l’Autoconvocazione del Volontariato italiano. Lo si legge in una nota di Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, organismo cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). «Si tratta di una decisione – dichiara infatti Barbieri – che riteniamo di dover assumere, essendo venuta meno, nel corso di questo periodo, e con la recente approvazione al Senato del Disegno di Legge di Riforma del Terzo Settore al Senato, la motivazione principale che ci aveva spinto, insieme agli altri promotori, a costruire un processo di lavoro comune per restituire dignità al volontariato che, nel primo testo di Riforma, appariva schiacciato, e per nulla valorizzato, all’interno di un dibattito teso per lo più a potenziare le attività economiche del Terzo Settore. Oggi, però, che abbiamo un testo di Disegno di Legge che ha modificato, e nettamente migliorato, questo aspetto, unitamente all’assenza di un impegno serio da parte di alcuni promotori alla costruzione e crescita del percorso, reputiamo che non possa esserci altra strada da seguire».
«Siamo pienamente consapevoli – aggiunge per altro il Portavoce del Forum – che la questione che aveva originato l’Autoconvocazione non è da ritenersi conclusa, poiché la fase normativa per la Riforma non termina certo con l’approvazione al Senato. Come abbiamo fatto sinora, dunque, proseguirà l’impegno del Forum per dare voce al volontariato, cercando di creare spazi aperti alla partecipazione di tutti, nessuno escluso, e ribadendo che il volontariato non è solo risposta a bisogni sociali sempre più urgenti, ma realtà con una propria identità, autonomia e ruolo politico, che devono essere riconosciuti». (S.B,)
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