«Lo sport è un eccellente strumento di inclusione allo stesso modo della scuola e del lavoro. Contesti sociali solo apparentemente diversi, ma in realtà in stretta relazione tra loro, perché simile, in ogni caso, è il percorso da seguire per superare luoghi comuni e costruire un circolo virtuoso tra famiglie, Istituzioni, operatori e opinione pubblica. Il diritto a una scuola di qualità, le opportunità concrete per entrare nel mondo del lavoro e la possibilità di praticare sport a livello amatoriale o agonistico sono tutti aspetti imprescindibili nel raggiungimento di una vera e piena autonomia personale per tutti i bambini, adolescenti e adulti con disabilità intellettiva».
A dichiararlo è Sergio Silvestre, presidente nazionale del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), presentando la prima edizione degli Adria Special Games, manifestazione sportiva riservata a persone con disabilità intellettiva e relazionale, che a partire dal 22 aprile vedrà arrivare a Bibione (Venezia), località balneare dell’Alto Adriatico, tanti atleti da ogni parte d’Italia, pronti a cimentarsi in undici differenti discipline, secondo i regolamenti tecnici delle Federazioni di riferimento, adattati alle persone con disabilità.
In particolare, il programma prevede sei discipline ufficiali (bocce, tennis, tennis tavolo, minigolf, canoa e beach volley), una sperimentale (badminton) e quattro dimostrative (judo, karate, tiro con l’arco, beach tennis) oltre alla Coppa di calcio a 5 categoria C21.
Sarà quindi una grande festa di sport, quella organizzata dal CoorDown e dall’Associazione SporT21 Italia – voluta lo scorso anno dallo stesso CoorDown – con la partecipazione anche di tanti volontari, accompagnatori e familiari e il coinvolgimento logistico del Camping Capalonga di Bibione, che metterà a disposizione, in esclusiva, l’intera struttura ricettiva a supporto di tutte le discipline sportive praticate. Lo staff di animazione del camping, inoltre, supporterà l’evento con spettacoli, attività di intrattenimento e assistenza operativa.
«Lo sport – sottolinea ancora Silvestre – diventerà quindi una bellissima occasione di integrazione e uno strumento concreto per combattere pregiudizi e costruire una reale cultura della diversità. Tutte le discipline praticate consentiranno ai ragazzi, attraverso una sana competizione, di dimostrare quali siano le loro reali capacità e le loro attitudini. Proprio come chiunque altro, infatti, gli atleti con disabilità intellettiva sono in grado di confrontarsi in contesti competitivi sulla base di performance misurabili e di raggiungere risultati sportivi spesso sorprendenti». (S.B.)
È disponibile il programma dei primi Adria Special Games. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa CoorDown (Federico De Cesare Viola), ufficiostampa@coordown.it.
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