Mi fa stare bene e aiuto le persone in difficoltà

«Fa stare bene me e ovviamente è un modo per aiutare le persone in difficoltà, anche senza essere per forza un soccorritore: ognuno, infatti, è utile a seconda delle sue capacità e potenzialità!»: così dice una giovane volontaria “a quattro ruote” della Croce Rossa Italiana, attività per la quale la sua carrozzina non ha costituito assolutamente un impedimento

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Un progetto che ha creato lavoro e che ha sensibilizzato

Lanciato all’inizio del 2015 dall’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down), per favorire l’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down nel Sud d’Italia e nelle Isole, il progetto denominato “Lavoriamo in rete” ha ottenuto ovunque buoni risultati, sia avviando numerose persone al lavoro, sia sensibilizzando le aziende e gli esercizi commerciali dei vari territori. Quanto è successo a Bari verrà presentato il 4 maggio, durante una conferenza stampa convocata dall’AIPD locale

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Divertimento, spirito “integrato” e grande fair play

Un centinaio di partecipanti, tra atleti, familiari e volontari, ha contraddistinto il successo dei primi “Adria Special Games” di Bibione (Venezia), manifestazione sportiva promossa dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), insieme alla propria Associazione SporT21 Italia, riservata a persone con disabilità intellettiva e relazionale. Tanto divertimento, spirito “integrato” tra atleti con e senza disabilità e grande fair play hanno caratterizzato la tre giorni nel Veneto, articolata su undici diverse discipline sportive

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Un altro primato per Giusy Versace

Prosegue decisamente alla grande, questo 2016, per Giusy Versace, la nota atleta paralimpica che nei giorni scorsi ha migliorato di quasi un secondo il suo precedente record sui 200 metri piani (categoria “T43”). In precedenza aveva ottenuto a Grosseto il record italiano sui 400 e ora si prepara ai Campionati Europei Paralimpici di giugno, senza perdere di vista il sogno di settembre a Rio de Janeiro

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Venezia dev’essere raggiungibile da tutti in ogni suo angolo

Venezia è un patrimonio dell’umanità e nonostante la sua particolare morfologia con oltre quattrocento ponti che collegano più di cento isole, bisogna trovare al più presto una soluzione che garantisca, con decoro, la piena raggiungibilità di ogni angolo di una delle città a più alta vocazione turistica del mondo ed evitare che persone a capacità motoria ridotta rimangano ostaggio di ponti e gradini»: lo dichiara il deputato Davide Zoggia, pronto anche a interpellare il Governo con un’Interrogazione Parlamentare sulla questione

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Per il rispetto dei diritti (e della salute) di un giovane

“Se in nome del risparmio si calpestano i diritti”: avevamo titolato così, qualche tempo fa, un nostro articolo in cui avevamo denunciato la situazione di un giovane studente con grave disabilità di Ragusa, costretto, insieme alla propria famiglia, a una vera e propria “odissea giudiziaria”, per vedere rispettato il propria diritto a un corretto trattamento sanitario. E purtroppo quell’odissea non è ancora conclusa, cosicché l’auspicio è che il nuovo giudizio previsto proprio in questi giorni sappia imboccare la strada più corretta

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La “Giornata della Diversità” a Como

Tante persone con diverse disabilità si metteranno il 7 maggio a disposizione della cittadinanza di Como, durante la “Giornata della Diversità”, per offrire una preziosa occasione di incontro e conoscenza reciproca, tramite la distribuzione di materiale informativo, ma soprattutto permettendo a tutti di confrontarsi e sperimentarsi nella relazione “normale”/”disabile”

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Disabilità visiva nella scuola di tutti: quarant’anni dopo

Precedendo di un anno la norma che avrebbe sancito il diritto all’inclusione nella scuola dell’obbligo per tutti gli studenti con disabilità, la Legge 360 del 1976 restituì a quelli con disabilità visiva il diritto a frequentare la scuola di tutti, «“scippato” – scrive Luciano Paschetta – nei decenni precedenti». «Ma oggi – aggiunge – la nuova sfida è quella di mettere “in rete” tutte le capacità e le risorse presenti, creando un network per gli studi tiflodidattici e tiflopedagogici, anche per rispondere a chi vorrebbe il ritorno alle scuole speciali per ciechi»

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