Arrivano a Udine i mosaici dedicati a Van Gogh

Dopo Pordenone e Parma, arriverà anche a Udine il 13 maggio l’edizione della mostra “Mosaicamente” dedicata a Vincent Van Gogh e basata sulle opere musive realizzate da persone con autismo dell’Officina dell’Arte, struttura della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. L’omaggio a Vincent Van Gogh è stato voluto «anche per rappresentare il lavoro di un pittore diverso, a cui le persone con autismo sono molto affini, non sul piano clinico, ma sul piano dell’ipocrisia con cui la società e le istituzioni preposte le trattano»
Mosaico raffigurante Van Gogh, realizzato all'Officina dell'Arte di Pordenone
Una delle opere in mostra dal 13 maggio a Udine, a cura dell’Officina dell’Arte della Fondazione Bambini e Autismo

Dopo Pordenone e Parma (se ne legga già anche nel nostro giornale), sta per arrivare anche a Udine l’edizione della mostra Mosaicamente dedicata a Vincent Van Gogh e realizzata dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. Le opere in esposizione sono state prodotte presso l’Officina dell’Arte della Fondazione pordenonese, centro lavorativo dove operano adulti e giovani adulti con autismo, coadiuvati da un maestro mosaicista  diplomato alla Scuola dei mosaicisti del Friuli Venezia Giulia.
L’omaggio a Van Gogh verrà inaugurato venerdì 13 maggio presso la Casa della Confraternita nel complesso del Castello di Udine (ore 18), seguito da una Conversazione intorno a Van Gogh con Alessandro Del Puppo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Udine.

«Si tratta di un evento – spiegano dalla Fondazione Bambini e Autismo – che non poteva mancare e che doveva, in linea con lo spirito del tempo, arrivare ora. Non prima perché forse gli speciali artisti che lavorano il mosaico non erano abbastanza esperti nella tecnica musiva, non dopo perché la Fondazione ha l’urgenza di stare dalla parte degli ultimi non a parole, ma nei fatti. Ma di cosa stiamo parlando, si chiederà qualcuno? Stiamo parlando, per quanto attiene a Van Gogh, di un signore che nel 1886 fu respinto dall’Accademia di Anversa con la motivazione che non sapeva dipingere. Stiamo parlando di un artista che molta della sua breve vita la passò in istituti per malati mentali (leggi manicomi), dove comunque riuscì anche in una situazione immaginiamo non semplice, a realizzare opere pittoriche per noi oggi stupefacenti. In vita non vendette quasi mai i suoi quadri e quindi, se non ci fosse stato il fratello Theo che fu una spalla morale ed economica, la sua vita da “ultimo” sarebbe stata ancora più tragica».

«Questo – aggiungono ancora dalla Fondazione di Pordeenone – è il personaggio che abbiamo voluto omaggiare con la mostra che consta di una ventina di opere nate dalle suggestioni di altrettanti quadri tra i più famosi dell’artista e qui però nasce anche l’urgenza di rappresentare il lavoro di un pittore diverso a cui le persone con autismo sono molto affini, non sul piano clinico, ma sul piano dell’ipocrisia con cui la società e le istituzioni preposte le tratta. Crediamo quindi che questa mostra sia bella a prescindere, perché segna un riscatto, una unione ideale con Van Gogh, realizzata nei modi e con le competenze di questi straordinari artisti, le persone con autismo adulte».

La mostra, ricordiamo in conclusione, è prodotta in collaborazione con il Comune, i Civici Musei e l’Università di Udine (Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali), oltreché con l’Associazione Noi Uniti per l’Autismo e con il sostegno di CrediFriuli Credito Cooperativo Friuli, Assicura Group e Confartigianato Udine.
Resterà aperta nei fine settimana dal 13 maggio sino al 12 giugno, con visite guidate e stage gratuiti di mosaico il venerdì mattina per le scuole su prenotazione. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

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