Un buon risultato per la mobilità delle persone non vedenti

Tale viene infatti considerato, dall’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il nuovo servizio sperimentale di trasporto collettivo, introdotto dalla Giunta Comunale del capoluogo piemontese, che dovrebbe entrare in vigore tra non molto. Lo stesso Comune di Torino, inoltre, ha promesso l’avvio di un tavolo di concertazione, sia per monitorare quel servizio sperimentale, sia per valutare l’eventualità di una più sostanziale riforma in àmbito di trasporto delle persone con disabilità

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Vita indipendente per le persone con lesione midollare

Le crescenti opportunità offerte dalle nuove tecnologie, per coltivare una Vita Indipendente anche nei casi di lesione midollare in cui la menomazione della persona sia particolarmente impattante: se ne parlerà a Bologna il 21 maggio, nel corso di un incontro promosso da un gruppo di organizzazioni, tra cui il Montecatone Rehabilitation Institute di Imola e la Fondazione ASPHI, all’interno del “2° Festival della Scienza Medica”

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Il diritto alla Vita Indipendente in Lombardia

Il diritto delle persone con disabilità – e nello specifico di quelle della Lombardia – a “vivere eguali”, ovvero il diritto alla propria Vita Indipendente: si parlerà di questo, il 22 maggio a Como, durante un convegno promosso insieme ad altre realtà locali dal Comitato Lombardo per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità, cui interverranno tra gli altri Raffaello Belli, figura quanto mai autorevole in questo àmbito, e l’assessore della Regione Lombardia Giulio Gallera

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Sport, inclusione e disabilità

Lo sport come elemento di riabilitazione e inclusione sociale, rivolto a persone con esiti di coma e gravi cerebrolesioni acquisite: è questo il tema del convegno intitolato “Sport, inclusione, disabilità. Esperienze a confronto”, promosso per il 20 maggio a Bologna, all’interno della Mostra “Exposanità”, dall’Associazione Gli Amici di Luca, presente alla manifestazione anche con uno stand popolato da vari “testimoni di un risveglio (dal coma)”

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A teatro, dove la comunicazione è davvero comunicazione

«Per la durata della prova generale, la comunicazione tra le persone è davvero comunicazione. Non c’è differenza tra chi ha una cosa e un’altra, se hai 20 anni, 30 o più, se hai le gambe o se hai le ruote… Perché ognuno comunica realmente con l’altro, e ogni realtà umana che incontri ti sembra bellissima, perché è vera»: aveva già raccontato il suo approccio con il teatro, Rosa Mauro, donna con disabilità, e questa volta è alle prese con le profonde emozioni della vigilia. Il 21 maggio, infatti, sarà l’ora di andare in scena!

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Android ad occhi chiusi

Già promotore di un utile servizio dedicato alle persone non vedenti e ipovedenti, per agevolarne l’utilizzo di smartphone e tablet con il sistema operativo Android, Alessio Conti, persona non vedente, prosegue il medesimo percorso con la pagina Facebook “Android ad occhi chiusi”, monitorando e aggiornando la progressiva implementazione dell’accessibilità di Android, rispetto ai lettori di schermo, alle sintesi vocali e ad altre apparecchiature

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Lingua dei segni, società, diritti

Parteciperanno alcune autorevoli figure della cultura alla presentazione in programma nel pomeirggio di oggi, 19 maggio, all’Istituto Statale Sordi di Roma, del libro “Lingua dei segni, società, diritti”, dove sullo sfondo del dibattito in corso ormai da anni, sia nel Parlamento che nella società tutta, riguardante il possibile riconoscimento giuridico della Lingua dei Segni Italiana, alcuni Autori sordi e udenti affrontano una serie di aspetti diversi e complementari

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Un fumetto vivente, all’insegna dell’inclusione

Sarà anche questo “Superabile”, performance teatrale che verrà portata in scena a Lana (Bolzano) nella serata di oggi, 19 maggio, dall’Accademia Arte della Diversità-Teatro La Ribalta di Bolzano, i cui attori con disabilità, come è stato detto, «non chiedono indulgenza, invitandoci a tenere la commozione a distanza, e nemmeno rivendicano, nel loro agire sulla scena, alcuna azione terapeutica, perché la terapia è costretta a fermarsi sulla soglia di un mistero che appartiene all’inesplicabilità dell’arte»

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Vele spiegate all’autismo

Coinvolge alcuni giovani con autismo, alle prese con la navigazione in barca a vela, l’interessante progetto promosso dalle Associazioni Il Filo dalla Torre e VMA (Volontari di MareAperto). «Un’iniziativa – spiegano i promotori – in cui il limite toccato dalla persona con autismo nell’imparare a “navigare la barca” è lo stesso limite che l’operatore si trova ad affrontare nell’imparare a “navigare l’autismo”, dove il punto di sintesi che si crea è dato dal cooperare insieme, per riuscire a cavalcare l’onda, spiegando le vele al vento e guidando il timone della vita»

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