«Essere cittadini attivi, consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità è il modo migliore per dimostrare che anche una persona con sindrome di Down può diventare adulta»: così Carlotta Leonori, responsabile del Progetto Diritto ai Dritti, promosso dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), aveva espresso il concetto che stava alla base di tale iniziativa, sempre presente sullo sfondo della fase conclusiva di essa, vissuta a Roma tra convegni, visite e incontri, anche ai massimi livelli istituzionali, da diciassette delegazioni di persone con sindrome di Down, provenienti da tutta Italia, come avevamo ampiamente riferito nei giorni scorsi.
Ebbene, tra le più nutrite delegazioni presenti a Roma, con una ventina di giovani adulti con sindrome di Down, vi era quella dell’AIPD di Bari, che già nei giorni successivi ha fornito un bell’esempio concreto di cittadinanza attiva, partecipando a un’iniziativa di educazione ambientale promossa dall’Associazione Anima Urbana, presieduta dal consigliere comunale Francesco Giannuzzi, e consistente sostanzialmente in un intervento di bonifica di un tratto del lungomare di Bari, a sud di Torre Quetta.
«In tal modo – sottolinea con soddisfazione Maria Gabriella De Napoli, presidente dell’AIPD di Bari – i nostri giovani hanno voluto manifestare tutta la loro attenzione all’ambiente e al decoro della nostra città, per dimostrare a quante più persone possibili che sono anch’essi cittadini e non “assistiti”. Riteniamo opportuno dare visibilità a simili iniziative che mostrando i giovani della nostra Associazione insieme ad altri adulti servono anche a superare il dannoso stereotipo delle persone con sindrome di Down come “eterni bambini”».
Un plauso, quindi, a iniziative come questa, degne senz’altro di essere replicate in altre zone del nostro Paese. (S.B.)
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