Vissuto tra il 1134 e il 1207 e divenuto in seguito Santo, Gerardo dei Tintori (o Tintore) fu il fondatore di un ospedale nato con lo scopo di assistere i poveri e i malati di Monza della quale oggi è il patrono, insieme a San Giovanni Battista, oltre a dare tuttora il nome all’ospedale della città. L’iconografia tradizionale lo raffigura come un anziano barbuto, vestito di un saio, con un bastone dal quale pende un rametto di ciliegie; ai suoi piedi un cesto con pane, vino e uova, o una scodella con un cucchiaio, che simboleggiano la sua attività di assistenza ai poveri e agli infermi.
«Andremo a scoprire questa figura che ha segnato in modo tanto importante la storia di Monza, in un pomeriggio da vivere all’insegna della storia, dell’arte e dell’accessibilità, visitando le due chiese della città a lui dedicate, vale a dire la grande chiesa ottocentesca che ne conserva le reliquie e l’antica chiesetta di San Gerardino “dentro le mura”»: così, in vista della Festa di San Gerardo del 6 giugno, Domenico Zema, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Viaggiarepertutti di Villasanta (Monza-Brianza), presenta il nuovo appuntamento organizzato per giovedì 2 giugno a Monza (ore 15.30), nell’àmbito di Emozioni&Esperienze per tutti, ciclo di giornate alla scoperta accessibile di luoghi e strutture dall’importante valore storico e culturale.
Viaggiarepertutti, lo ricordiamo, è nata recentemente dall’esperienza dell’omonimo blog, delle cui iniziative anche il nostro giornale ha già avuto occasione di occuparsi. (S.G.)
Per ulteriori informazioni e appuntamenti: info@viaggiarepertutti.it.
Articoli Correlati
- “Curiosando nel Braille”, tra sorprese, spettacolo e integrazione Entrano in contatto con l’Alfabeto Braille, imparano la storia delle persone minorate della vista, ne verificano le capacità letterarie, artistiche e professionali. È un mondo, quello della disabilità visiva, completamente…
- Vite di freaks, da Hollywood all’Italia “Freaks”: non i giovani che negli Anni Settanta adottavano comportamenti anticonvenzionali, ma nell’accezione di “capricci della natura”, come erano chiamate nell’Ottocento e fino alla prima metà del Novecento le persone…
- Quando nacque l’uso del bastone bianco per le persone non vedenti? «Tutti conoscono il bastone bianco come ausilio e mezzo di riconoscimento dei non vedenti - scrive Alberto Zina -, ma quanti ne conoscono la storia o sanno chi ne ha…