Invalidità e ausili: perché quei ritardi?

«I perduranti ritardi rispetto ai tempi di chiamata a visita, della relativa concessione dell’invalidità civile e dell’erogazione degli ausili, comportano svariate problematiche per le persone. Quali sono i motivi di quelle lungaggini?»: lo ha scritto ai responsabili dell’Area Vasta n. 5 di Ascoli Piceno dell’ASUR Marche (Azienda Sanitaria Unica Regionale), Roberto Zazzetti, presidente dell’APM (Associazione Paraplegici delle Marche) e referente per la Regione della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

Uomo con grave disabilità«In relazione alle frequenti segnalazioni che mi arrivano ormai da più di due anni riguardo i tempi di chiamata a visita, della relativa concessione dell’invalidità civile, e dell’erogazione degli ausili, chiedo le motivazioni che inducono tali lungaggini, anche perché i tempi di erogazione degli altri servizi territoriali delle Marche sono al massimo di un mese, mentre in questo Distretto si prolungano per gli ausili oltre i tre mesi e per la concessione dell’invalidità civile anche fino a otto mesi».
Lo ha scritto in una lettera inviata ai responsabili dell’Area Vasta n. 5 di Ascoli Piceno dell’ASUR Marche (Azienda Sanitaria Unica Regionale), Roberto Zazzetti, presidente dell’APM (Associazione Paraplegici delle Marche) e dell’Associazione La Meridiana, oltreché referente per la Regione della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e anche riconfermato, proprio nei giorni scorsi, presidente della Consulta Regionale per la Disabilità.
«Questo  disservizio – ha sottolineato nella lettera Zazzetti – comporta svariate problematiche per i pazienti e innanzitutto che essi, al momento della dimissione da strutture convenzionate e non, sono costretti ad affittare gli ausili e i tutori prescritti dalle stesse strutture, con costi elevati, visto il protrarsi di questa situazione. Inoltre, il ritardo prolungato nel riconoscimento dell’invalidità civile provoca non solo un danno economico per la mancata erogazione del sussidio, ma anche per la mancata possibilità di ottenere i benefìci previsti dalla Legge 104/92. Ricordo infine che in caso di neoplasie, la Commissione Medica, in base alla Legge 104/92, deve dare risposta entro venti giorni dalla richiesta». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: robertozazzetti@alice.it.

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