51 giorni di viaggio; 40 Comuni medi o grandi, scelti per essere stati scenario di alcuni tra i più gravi incidenti sul lavoro o per avere provocato malattie professionali o disastri ambientali (in totale 1.000 Comuni toccati); 2.370 chilometri percorsi; oltre 35.000 cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni organizzate per l’occasione; circa 7.000 studenti a partire dai 7 anni di 18 Istituti scolastici, che hanno accolto l’iniziativa e realizzato videomessaggi di sostegno; 300 volontari delle sedi territoriali ANMIL; 3 concerti a Piacenza, Taranto e Cagliari; 37 strutture alberghiere che hanno ospitato l’evento; quasi 300 ore di riprese e più di 150 ore di montaggio per circa 100 videoclip pubblicati sui social: parlano decisamente da sole le cifre di quello che è stato definito come una sorta di “pellegrinaggio laico”, lungo un percorso che ha attraversato tutta l’Italia, per circa 4.000 chilometri, di cui quasi la metà in carrozzina, partito alla fine di aprile da Monfalcone (Gorizia), e in arrivo tra qualche ora, oggi, 17 giugno a Roma, presso la Direzione Generale dell’ANMIL (Via Adolfo Ravà, 124), con la scorta della Polizia Municipale.
Si tratta – come avevamo ampiamente raccontato in sede di presentazione – del Tour per la Sicurezza sul Lavoro, affrontato allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza nel lavoro da Bruno Galvani, persona con paraplegia dall’età di 17 anni, a causa di un infortunio sul lavoro, attuale presidente della Fondazione ANMIL “Sosteniamoli Subito”. Il tutto con il supporto dell’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e il patrocinio del Senato della Repubblica, dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), della RAI e dell’Agenzia ANSA (media partner insieme alla TGR Rai e alla rivista «Sicurezza e Lavoro»).
«All’idea di lasciare una traccia indelebile di questa esperienza – dichiara Galvani -, ha fortemente creduto sin dall’inizio Fabrizio Borni, produttore della Tetramax Movie e voglio ringraziare lui e il regista Luigi Pastore, che dal primo giorno mi hanno affiancato in questo viaggio intenso e faticoso. Speriamo dunque di farlo conoscere a tutti attraverso la realizzazione di un docu-film, intitolato Qualcosa cambierà, come l’omonima canzone scritta per il Tour dal rapper Skuba Libre dedicata a questa “campagna” per la prevenzione degli infortuni».
«Questo viaggio – commenta dal canto suo Franco Bettoni, presidente nazionale dell’ANMIL e presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) – ci ha consentito di incontrare migliaia di cittadini e rappresentanti delle Istituzioni e più di tutto è emersa la capacità del nostro Paese di reagire a grandi tragedie legate al lavoro. Tutti i Comuni coinvolti nel Tour, infatti, sono diventati i primi sostenitori della cultura della prevenzione sui luoghi di lavoro, nonostante la crisi che ancora riguarda la nostra economia ripercuotendosi su quelle garanzie e su quei valori fondamentali cui si dovrebbe invece mirare, senza compromessi e indugi di sorta». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: resp_ufficiostampa@anmil.it.