Gli ausili non possono essere considerati un lusso

«Nel 2015 erano stati stanziati in Lombardia poco più di 2 milioni di euro, per sostenere l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati in favore delle persone con disabilità, che garantiscono autonomia, indipendenza, dignità e inclusione sociale e quindi anche minor bisogno di sostegni e interventi di natura sociale, molto più onerosi. Ma nel 2016 il rifinanziamento non c’è ancora stato»: lo denuncia la Federazione LEDHA, che chiede dunque alla Regione Lombardia di non abbandonare, in tale àmbito, il percorso intrapreso in questi anni
Postazione interattiva per persone con disabilità
Postazione interattiva per persone con disabilità

«Poco più di 2 milioni di euro, quanto cioè è stato stanziato in Lombardia nel 2015, per sostenere l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati in favore delle persone con disabilità. Strumenti che garantiscono autonomia, indipendenza, dignità e inclusione sociale e quindi anche minor bisogno di sostegni e interventi di natura sociale, molto più onerosi. Eppure, nonostante sia evidente trattarsi di una misura importante ed efficace per le persone con disabilità, essa nel 2016 non è stata ancora rifinanziata».
A denunciarlo è la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che sottolinea come siano già molte «le persone che hanno chiesto chiarimenti alla Regione Lombardia, direttamente o tramite le Associazioni, senza tuttavia ottenere per ora una risposta».

La norma di riferimento, va ricordato a questo punto, è la Legge Regionale della Lombardia 23/99 (Politiche regionali per la famiglia), che all’articolo 4 (commi 4 e 5), si propone appunto il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità, attraverso il contributo per l’acquisto di strumenti quali ad esempio l’adattamento dell’auto al trasporto, o la domotizzazione della propria casa.
«Una misura – sottolineano dalla LEDHA – che non si comprende perché non possa essere confermata anche quest’anno, soprattutto dopo aver verificato che la sua abrogazione comporterebbe un risparmio per il Bilancio Regionale irrisorio (Capitolo 2.1.0.2.7799 del Bilancio Regionale 2014), mentre a fronte di un risparmio così limitato si procurerebbe – e si sta già procurando – un danno per le persone con disabilità coinvolte, che restano in attesa di un sostegno prezioso».

Alla luce di quanto detto, dunque, la LEDHA chiede con forza alla Regione Lombardia «che vengano approvati al più presto gli atti amministrativi necessari  a consentire di non abbandonare il percorso intrapreso in questi anni, promuovendo l’erogazione, anche per il 2016, dei contributi finalizzati all’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati, allo scopo di favorire lo sviluppo dell’autonomia delle persone con disabilità». Un provvedimento, questo, giudicato «necessario e doveroso» da Alberto Fontana, presidente della Federazione lombarda, «anche per rendere sempre più efficace – dichiara – lo sviluppo del sistema sociosanitario vicino alle esigenze delle persone con disabilità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).

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