Viaggiano per l’Italia e fanno cultura (nuova) sulla disabilità

Due amici con disabilità motoria, conosciutisi un po’ di anni fa presso l’Unità Spinale di Torino, stanno viaggiando in carrozzina per tutta Italia dal 6 giugno scorso e lo faranno fino al 7 luglio. La loro avventura è fatta di sport - anche estremi - di incontri e di sfide, di racconti alle istituzioni, alle fondazioni, alle aziende, ai cittadini comuni e soprattutto ai giovani, su cosa significhi vivere e viaggiare con una disabilità, per abbattere barriere e pregiudizi, e diffondere una nuova cultura della disabilità
"Viaggio Italia", 2016, Danilo e Luca sulle rive del Lago Trasimeno in Umbria
Danilo e Luca in Umbria, sulla riva del Lago Trasimeno, durante il loro “Viaggio Italia”

Trenta giorni e altrettante tappe e appuntamenti, in città come Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Reggio Calabria, Napoli, Catania, Palermo e Cagliari o in località più piccole, ma assai note, tra cui Peschiera del Garda, Comacchio, Alberobello, Alghero. La partenza è stata il 6 giugno da Torino, la conclusione sarà il 7 luglio a Vicoforte, in provincia di Cuneo.
È questo il Viaggio Italia di Danilo, trentottenne designer e imprenditore, amante dello sport e dell’avventura e di Luca, trentaseienne architetto e musicista, grande appassionato di tennis. Due grandi amici, incontratisi per la prima volta quasi vent’anni fa nell’Unità Spinale di Torino, che hanno deciso di vivere questa avventura in carrozzina, fatta di sport (anche estremi), di incontri e di sfide.

«Viaggio Italia – hanno spiegato Danilo e Luca prima di partire – vuole essere una storia di coraggio, libertà e autonomia, un inno all’amore per la vita e alla forza di non arrendersi di fronte alle difficoltà, un viaggio alla scoperta dei nostri limiti, con il desiderio di superarli o anche solo di riconoscerli. Perché se per molti l’essere paralizzati dalla vita in giù significa la “fine” di qualcosa, noi abbiamo deciso e voluto fortemente che quell’incidente rappresentasse un “inizio”, l’inizio di una vita diversa, ma ugualmente intensa, ricca, emozionante. Perché vivere (e non sopravvivere) con una disabilità è possibile, perché anche su una carrozzina si può lavorare, fare sport, viaggiare, innamorarsi di luoghi e persone, conoscere, incontrare, imparare…».

Dal 6 giugno, quindi, Danilo e Luca sono in giro per il nostro Paese e ogni tappa coincide con la scoperta di un territorio, con un’impresa, ma anche con un’occasione di incontro, confronto, speranza ed evoluzione.
Giocano a tennis, volano in parapendio, navigano in barca a vela e kayak, vanno a cavallo, fanno rafting, snorkeling (nuoto in superficie o fino a cinque metri di profondità, utilizzando il boccaglio, che in inglese si chiama appunto snorkel) e sci nautico. Tanti sport che diventano – anche quelli più estremi – uno strumento di conoscenza di se stessi e degli altri.
Ma Viaggio Italia è anche un percorso all’interno delle Unità Spinali, dove Luca e Danilo portano un messaggio di speranza a chi sta vivendo oggi un’esperienza analoga alla loro.
«E accanto ai due protagonisti – come è stato scritto dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), che ha presentato l’iniziativa nel proprio sito – anche le aziende (Fiat Autonomy è lo sponsor principale), che con le loro idee di innovazione sono state in grado di creare accessibilità nuove e concrete per le persone con una disabilità fisica, e la Fondazione del Gruppo Lasminute.com, che crede nel viaggio come esperienza di arricchimento di vita da rendere facile e accessibile per tutti. Perché tra le meravigliose possibilità e applicazioni che le moderne tecnologie possono avere c’è anche questa: offrire nuove opportunità a chi ha un deficit fisico, ma non vuole rinunciare a vivere e a sperimentare. E così Viaggio Italia apre i suoi orizzonti e diventa occasione di incontro e di racconto per abbattere barriere e tabù e creare una nuova cultura della disabilità. Danilo e Luca, infatti, parlano a tutti: istituzioni, fondazioni, aziende e gente comune. Ed è soprattutto ai giovani che si rivolgono, per spiegare cosa significhi vivere e viaggiare con una disabilità, per accrescere la consapevolezza e far riflettere i futuri capi d’azienda, designer e scienziati sulla possibilità di lavorare per sviluppare tecnologie e prodotti rivolti a questa categoria, che oggi corrisponde a quasi un miliardo di persone in tutto il mondo». (S.B.)

Ringraziamo la CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@viaggioitalia.org.

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