Culminerà giovedì 30 giugno al Teatro Baretti di Torino, un anno fitto di impegni e di attività per la Compagnia Teatrale Affetti Collaterali e lo farà con la messa in scena della commedia in un atto unico Il delitto perfetto?, da parte degli allievi del corso di recitazione, tenuto dall’attrice e doppiatrice Cristina Robasto.
Affetti Collaterali, lo ricordiamo, è un’esperienza nata nel 2009 a Torino, a fianco dell’omonima Associazione di Promozione Sociale, e il laboratorio della compagnia è costituito anche da persone non vedenti, ipovedenti e vedenti, oltreché con altre disabilità e problematiche, che in uno spirito di collaborazione e affiatamento, si mettono ogni anno in gioco, con proposte nuove da parte di chi le conduce, senza sottovalutare la diversità del singolo, ma interagendo e integrandosi con tutto ciò che può essere visto come “diverso da sé”.
Più in generale, la compagnia – già vincitrice di una serie di premi – propone ormai da sette anni ripetute occasioni di inclusione sociale e sensibilizzazione, attraverso spettacoli (tra le novità portate in scena quest’anno, ricordiamo le commedie brillanti Cinque, Criminalmente maschio e La mia miglior nemica) che coinvolgono in progetti concreti e di varia natura, cittadini, istituzioni, scuole e associazioni. In poche parole: leggerezza e spensieratezza in un’ottica di integrazione e aggregazione.
Un paio di settimane fa grande partecipazione vi è stata per la festa di fine stagione, tra momenti di karaoke ed esilaranti sketch, che ha costituito anche un’importante occasione – per la brava responsabile artistica di Affetti Collaterali Carlotta Bisio – per testare alcune delle voci che prenderanno parte a un interessante progetto di commedia musicale, ancora in embrione, che verrà definito e realizzato nella prossima stagione. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@affetticollaterali.it.
Articoli Correlati
- Carlotta Bisio, un animale da palcoscenico Una vera attrice, che catalizza l’attenzione del pubblico e lo coinvolge, che supera gli imprevisti sul palco con naturalezza: i colleghi di teatro dell’attrice non vedente Carlotta Bisio la descrivono…
- Quando l’inclusione va in scena, cadono gli stereotipi Tra le diverse forme di arteterapia, la teatroterapia si è imposta come strumento versatile di educazione, riabilitazione e integrazione che, portando in scena i vissuti personali e sfruttando le potenzialità…
- Silvia e la bellezza della fragilità L’arte ha barriere? Da questa domanda è partito un lungo viaggio tra libri, teatro, televisione, cinema, danza, fotografia e musica, durante “L’arte sbarrierata”, iniziativa svoltasi a Milano all’interno del Festival…